Viviana Acquaviva rivoluziona da NY l’insegnamento della fisica. Oggi vi parliamo di una donna influente per il futuro, un’astrofisica e ricercatrice che si divide tra Machine Learning e abbattere qualche pregiudizio.
“Ciao! Sono un astrofisico con un forte interesse per la scienza dei dati. Sono professore nel Dipartimento di Fisica presso il CUNY NYC College of Technology e presso il CUNY Graduate Center. Insegno astronomia e machine learning e attualmente sto scrivendo un libro di testo sulle tecniche di machine learning per la fisica e l’astronomia per la Princeton University Press.“
Ecco come inizia la Home del sito di Viviana Acquaviva, una delle donne influenti che vogliamo farvi conoscere su NonSoloWork. Leggi anche le storie, le biografie e le carriere di altre donne influenti d’oggi e di ieri sul nostro portale:
- Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa per Dior
- Barbara Jatta, direttrice Musei Vaticani
- Fabiola Gianotti, ricercatrice e direttrice del CERN
Il coronamento di una carriera di studio e sorprese
Viviana Acquaviva si laurea in fisica a Pisa per poi conseguire il Dottorato in Astrofisica presso la Scuola Internazionale di Studi Avanzati di Trieste. Il Dottorato triestino è una sorpresa/scoperta per lei. Appassionata di matematica e fisica, incontra il professor Baccigalupi che le mette il dubbio dell’Astronomia. Non è mai stata una “bambina che sognava le stelle” e non si era mai vista a puntare cannocchiali al cielo… eppure… il problem solving applicato all’universo non ha potuto che affascinarla. Dopo un passaggio per Princeton, oggi è nota a livello internazionale per essere cattedratica presso la City University of New York fin dal 2012, Professore Associato nel Dipartimento di Fisica al CUNY NYC College of Technology e al Graduate Center di CUNY, membro del Centro di Astrofisica Computazionale del Flatiron Institute, Harlow Shapley Lecturer per la American Astronomical Society.
“New York è un posto speciale dal punto di vista delle opportunità, il mio lavoro mi piace tanto e non lo cambierei. Quindi, finché siamo in una fase in cui il lavoro conta, ci dà soddisfazione e ci dà la possibilità di fare cose belle e interessanti, mi accontento di fare le vacanze in Italia e accetto di vivere con il cuore un po’ diviso“
Nel 2021 è stata nominata come una delle 13 “Tecnovisionarie” Italian Women in Intelligenza Artificiale da Women&Tech, l’anno prima era già tra le 50 donne che stanno facendo la storia dell’Informatica per Wired. Insomma, abbiamo dall’Italia una voce che cambierà il futuro di tutte noi, che sta mettendo le basi per una nuova realtà. Cerchiamo di capire come sta cambiando il mondo Viviana Acquaviva.
Viviana Acquaviva rivoluziona da NY l’insegnamento della fisica
Viviana sembra essere una rivoluzionaria, ma di quelle serie, che conoscono il sistema, vi entrano e sanno dominarlo. La sua carriera universitaria è costellata di tutoraggi a ragazze che poi sarebbero diventate vere ‘donne influenti’ della scienza, la sua passione per l’uguaglianza davanti allo studio è inattaccabile. La teoria non va mai lasciata sola, va unita alla società contemporanea ma anche al concetto di interdisciplinarietà. Nella ricerca Acquaviva coinvolge reparti dell’industria nel mondo accademico fino a ideare, strutturare e promuovere il primo corso di Machine Learning per Fisica e Astronomia per il corso di laurea in Fisica Computazionale Applicata offerto da CUNY.
Tramite questo nuovo approccio, i laureati in fisica vengono inseriti nel mondo del lavoro con competenze in Intelligenza Artificiale e Quantum Computing da spendere in settori ad alta profilazione e legati ai comparti produttivi e di mediazione.
“(…) i ragazzi che si laureano nella mia università hanno bisogno di trovare lavoro, non necessariamente di essere incoraggiati a intraprendere il mio stesso percorso. Serve loro la possibilità di muoversi da un lavoro che – mentre studiano – fanno solo per pagare le bollette a uno con cui possano fare carriera. Per questo ho insistito per avere corsi obbligatori di machine learning – che è il mio campo – quantum computing, advanced computational methods, in modo che un datore di lavoro veda nel loro curriculum delle competenze pratiche spendibili, non solo teoria.”
Una nuova figura di fisico inserito nel processo produttivo
Viviana spinge perché la figura del fisico in breve tempo cambi agli occhi della società. Prima di tutto cambi lo sguardo dei professori, ingialliti nelle loro cattedre a pensare che lasciare la ricerca e la carriera universitaria sia per i laureati un fallimento. Sa bene che in Italia la questione è ancora più scottante, che fare ricerca nel suo Paese di nascita è illusorio, ma lo sarà finché i preconcetti non cambiano. Neanche negli USA, tuttavia, è facile continuare la carriera universitaria. La scuola pubblica ha un divario scoraggiante verso quella privata, e chi proviene dalla prima non ha alle spalle una famiglia che possa mantenere i primi anni di difficoltà. Si aggiunga che sanità e servizi base spesso non vengono garantiti senza assicurazione, e il dottorato diventa una vera illusione per un’intera classe sociale.
Cosa fare allora? Relegare chi non può permetterselo al “fallimento in fisica”?
La prima cosa è che chi insegna ripensi i propri standard e parametri, validi magari un decennio prima, e li rapporti alla vera situazione sociale contemporanea. Fare ricerca è importante, ma bisogna capire la situazione degli studenti, dare loro strumenti per essere soddisfatti nell’applicare le proprie conoscenze.
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