Un’altra storia intrecciata.
Premessa
Grazie all’intervista condotta con Carla Soffritti, la titolare dell’ufficio stampa Ella, che sarà pubblicata la prossima settimana, ho avuto modo di conoscere Ella Maillart, una donna che ha suscitato la mia curiosità per la sua affascinante passione per i viaggi, soprattutto considerando il periodo storico difficile in cui viveva, caratterizzato da limitazioni di ogni genere.
Rimango commossa leggendo delle sue avventure, ricordandomi di una cara amica, Antonia Olivia Mattiuzzi, con la quale trascorrevo i pomeriggi milanesi affascinata dalle storie dei suoi attraversamenti del deserto insieme alla fotografa Gloria Lunel nel 1950.
Due donne, un camper e il deserto. Donne coraggiose perché erano mosse dalla curiosità, da una forza che le spingeva a superare tutti i limiti: limiti di spazio, di tempo e di mezzi di trasporto, limiti per i giudizi e i preconcetti sulle donne. Loro rincorrevano la passione di viaggiare, fotografare e comunicare ciò che vedevano, rappresentando un riscatto alle negazioni che venivano imposte alle donne riguardo alle loro possibilità di esplorazione.
E poi così intelligenti, forti, argute, divertenti e uniche …se volete conoscerle il loro cortometraggio fatto 9 anni fa a raccontarle per ciò che erano.
Olivia scriveva e Gloria fotografa entrambi avevano una passione: amavano vivere intensamente.
Per conoscerle meglio questo è il documentario registe Teresa Iaropoli, Margherita Pescetti. Con Olivia Mattiuzzi, Gloria Lunel Documentario, durata 49 min. – Italia 2012.
Ma perchè un parallelismo con Ella Maillart?
Perchè Ella Maillart è stata una straordinaria esploratrice, scrittrice e fotografa svizzera.
Nata il 20 febbraio 1903 a Ginevra, Ella aveva una passione innata per l’avventura fin dalla giovane età. Nonostante provenisse da una famiglia benestante e potesse godere di una vita comoda, Ella sentiva il richiamo dell’ignoto e dell’esplorazione. Tierra del Fuego” (1951)
Negli anni successivi, Ella intraprese numerosi viaggi in luoghi come l’India, il Tibet, la Cina, l’Iran e l’Afghanistan. Durante questi viaggi, Ella si immerse nelle diverse culture, imparò le lingue locali e interagì con la gente del posto. La sua curiosità e il suo rispetto per le diverse tradizioni e le diversità culturali la resero una figura rispettata e ammirata ovunque andasse.
Oltre ad essere un’avventuriera, Ella Maillart era anche una scrittrice talentuosa.
Ha pubblicato numerosi libri in cui ha raccontato le sue esperienze di viaggio in modo vivido e coinvolgente. I suoi scritti sono caratterizzati da una profonda introspezione, da una prosa vivida e una grande sensibilità, da una ricerca di significato personale attraverso l’esplorazione del mondo esterno.
Alcuni dei suoi libri più noti:
- “Turkestan Solo” (1934): Questo libro narra il suo viaggio attraverso il Turkestan, l’attuale regione dell’Asia centrale che include parti del Kazakistan, dell’Uzbekistan e del Kirghizistan. Ella Maillart si immerge nella cultura nomade, esplora città antiche e attraversa deserti e montagne, offrendo al lettore una prospettiva unica su queste terre lontane e poco conosciute.
- “Forbidden Journey: From Peking to Kashmir” (1937): Questo libro racconta il suo viaggio attraverso la Cina, l’India e il Kashmir. Partendo da Pechino, Ella attraversa le montagne dell’Himalaya, esplorando antichi monasteri buddisti, incontrando nomadi tibetani e scoprendo la spiritualità e la bellezza di questi luoghi.
- “The Cruel Way” (1947): Questo libro è frutto del suo viaggio in solitaria attraverso l’Asia centrale, dalla Svizzera all’Afghanistan. Ella Maillart affronta sfide, avventure e incontri memorabili lungo la strada, offrendo uno sguardo avvincente su queste terre remote e sconosciute.
- “Tierra del Fuego” (1951): In questo libro, Ella narra il suo viaggio in Sud America, esplorando la Patagonia e la Terra del Fuoco. Attraversa le steppe desolate, incontra le tribù indigene e si immerge nella natura selvaggia di questa regione affascinante.
- “The Land of the Sherpas” (1955): Questo libro narra il suo viaggio in Nepal e nell’Himalaya. Ella Maillart si addentra nelle valli remote e scalando montagne, svelando la cultura dei leggendari Sherpa e offrendo un’immersione nella maestosità e nella spiritualità dell’Himalaya.
Attraverso i suoi libri, Ella Maillart ci trasporta in luoghi lontani e ci permette di vivere le sue avventure e le sue scoperte. I suoi scritti sono una testimonianza di coraggio, curiosità e apertura verso il mondo, e offrono un’ispirazione per coloro che sognano di esplorare il mondo e scoprire nuove culture. Inoltre, Ella era anche una fotografa appassionata e ha documentato i suoi viaggi con magnifiche immagini che catturano l’essenza dei luoghi e delle persone che ha incontrato lungo il suo cammino.
Nonostante il suo successo come esploratrice e scrittrice, Ella Maillart non cercava la fama o la gloria. Per lei, i viaggi erano un modo per scoprire se stessa e per abbracciare la libertà e l’autenticità della vita. Ha vissuto una vita indipendente e ha sfidato i ruoli di genere convenzionali dell’epoca, dimostrando che le donne potevano essere grandi esploratrici e avere una voce nel mondo. Ella Maillart è scomparsa il 27 marzo 1997, ma il suo spirito avventuroso e la sua dedizione all’esplorazione continuano ad ispirare le generazioni successive.
La sua eredità è quella di una donna coraggiosa e appassionata che ha dimostrato che il mondo è un luogo meraviglioso da esplorare e che ogni persona ha la capacità di realizzare i propri sogni, indipendentemente dalle convenzioni sociali.
Le mie riflessioni
L’incredulità di quello che queste donne hanno fatto e non sono state le uniche in tempi non sospetti. La passione che trasmettono anche oggi scoprendo le loro storie, il senso di libertà e di solidarietà e non per ultimo l’essere FUORI DAGLI SCHEMI.
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