Sensi e sentimenti universali sussurrati nell’arte di Annalia Amedeo

Osservare un’opera di Annalia Amedeo significa rispecchiarsi in una ricerca che coinvolge sensi e sentimenti e sussurra una riflessione intimistica universale.

Dalla sua voce traspaiono assieme una delicatezza e una consapevolezza dell’importanza dell’esistere che affascinano e che spingono a voler conoscere in maniera più approfondita la sua capacità di creare un connubio fra la materia tangibile e quella sottile attraverso l’oggetto artistico, che lei stessa ci spiega nel corso della nostra intervista, regalandoci anche una serie di scatti di lavori inediti.

Prima di parlare del significato simbolico del tuo fare Arte, raccontaci qualcosa della tua storia, di cosa ti ha portato fino qui.

La mia formazione professionale è quella di restauratrice di reperti ceramici e lapidei e per molti anni ho lavorato in questo settore.

Ho scoperto dopo la maternità di voler andare oltre ed esplorare attraverso il mezzo ceramico. Così ho ricominciato a fare corsi e frequentare laboratori per aggiornarmi sui materiali e le tecniche tra cui il corso triennale presso l’Istituto delle arti e dei mestieri Nicola Zabaglia a Roma.

L’argilla è per te un materiale affine, che racchiude valori ancestrali e che puoi plasmare partendo da un istinto primordiale. Quanto è importante nel tuo creare il continuum temporale e come cerchi di veicolarlo?

L’argilla è da sempre portatrice di una memoria ancestrale che ha attraversato la storia dell’umanità. Penso ai reperti archeologici che io stessa ho restaurato e che testimoniano proprio questo continuum temporale. Reputo inoltre che il concetto di memoria sia intrinseco al materiale stesso che è di per sé anche frutto di sedimentazioni millenarie.

   

In una recente ricerca ho riflettuto particolarmente su temi citati, realizzando una serie di lavori: “Memorie fossili“ e “ Madreforma”. Sono una messa in evidenza di momenti temporali: nidi fossili e uova dischiuse, conservano ancora una traccia di vita al loro interno, come valve di conchiglia decorate con sottili bordure in rosso che per me rappresentano delle “stratificazioni della memoria”.

Dualità dell’esistenza, dei sentimenti caratterizzano l’esistere umano. Si tratta di sentimenti molto profondi che talvolta restano celati nell’inconscio soggettivo e collettivo. Come li esplori ed esprimi nelle tue creazioni

Il lavoro sulla dualità dell’esistenza umana e di ciò che ne consegue, lo esprimo artisticamente nel lavoro sulle maschere.. Adopero delle manipolazioni su maschere di porcellana ottenute da un calco della Venere classica. E’ una ricerca indirizzata verso l’uomo contemporaneo, nella quale ognuno ci si possa riconoscere senza un’ identità di genere. Nella recente serie “ Angeliche farfalle” ispirandomi ad un racconto di Primo Levi, rappresento una metamorfosi dell’individuo nel momento in cui essa si manifesta. Il punto di domanda è: in cosa si trasforma?

Sei un’artista, ma sei anche Madre e Donna. A tuo parere quanto è difficile a tutt’oggi conciliare questi aspetti e come vedi il mondo dell’Arte attualmente in Italia?

Al di là delle difficoltà reali, il lavoro d’artista è quello di cui non saprei fare a meno anche se mi rendo ben conto non sia cosa facile. Per rispondere più nel dettaglio alla seconda domanda, noto che il settore della ceramica artistica contemporanea si sta facendo conoscere ed apprezzare da un pubblico più ampio ed eterogeneo rispetto al passato. L’antica concezione di “arte minore” va scomparendo e la ceramica sta diventando un materiale apprezzato del fare arte.

Un’ultima domanda. E’ attualmente in corso a Roma una tua personale dal titolo decisamente suggestivo. “Sinestesie. Natura, Storia, Arte”. Ci racconti brevemente questo progetto?

Il titolo della mia personale “ Sinestesie. Natura, Storia, Arte” è stato proposto dalla curatrice che ritiene le mie opere possano richiamare a più percezioni sensoriali contemporaneamente. Sono stati messi in programma anche una serie di eventi collaterali, tra cui una performance musicale sul tema della sinstesia appositamente ideata per la mostra in corso da una compositrice che stimo e apprezzo molto, Angelica Sauprel Scutti.

Natura, storia ed arte sono i temi trattati nei lavori esposti attualmente fino al 21 gennaio alla Casina delle Civette a Roma.

http://www.museivillatorlonia.it/mostre_ed_eventi/mostre/annalia_amedeo_sinestesie_natura_storia_arte

Ringraziamo moltissimo Annalia per averci donato la sua intervista e vi invitiamo a lasciarci un vostro parere.

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