Già il nome, evocativo, Saporilandia, fa pensare ad un luogo ricco il cui centro è rappresentato dall’amore per la natura.
Luca qui ha trovato la sua dimensione, fatta di passione e tanta determinazione e che arriva da un cambiamento radicale della sua vita.
«Lavoravo come impiegato in aziende, anche multinazionali, lavoro che ho svolto per 12 anni, sempre con contratti a tempo determinato. All’ultimo contratto non rinnovato, ho accettato la proposta di un’associazione in Val d’Aosta, che mi propose vitto e alloggio in cambio di qualche ora lavorativa. Da lì si è sviluppata la passione, che ho sempre sentito e che mi portava a fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura, in montagna, al mare. Lavorare la terra non ha fatto altro che accrescere l’amore che già avevo per la natura.»
«Il tempo volava. Mi svegliavo la mattina presto, arrivava mezzogiorno e me ne accorgevo solo per il campanaccio delle mucche che uscivano al pascolo.» Sorride. «Anche queste….sono cose che non è facile vivere. È stata senz’altro un’esperienza un po’ particolare, anche per il posto sperduto in cui mi trovavo.»
Questa è stata la sua prima esperienza che ha alimentato, sempre più, il suo interesse verso il mondo agricolo, in ogni suo aspetto, anche quello commerciale dei supermercati, e che lo stimola alla vendita di prodotti freschi, prima, l’ideazione di un sito e poi, piano piano, lo sviluppo di quella che ora è la realtà di Saporilandia, nata solo due anni fa, nel 2014.
Il nome, da dove nasce?
«Saporilandia , che si potrebbe intendere come “Terra dei Sapori”, intende proprio questo: “landia” dal rispetto per la terra e l’ambiente attraverso coltivazioni prive di fertilizzanti chimici; “sapori” dal gusto dei frutti della terra, garanzia di una genuinità che consente di mangiare un frutto prendendolo direttamente dalla pianta, sentendo il sapore vero del prodotto. Ecco il senso del nome. Unire il sapore genuino delle cose, nel rispetto della terra. Un posto dove puoi trovare cose buone e salutari soprattutto. Da qui a ideare il logo, il passo è stato semplice: una sorta di spirale che disegna una “S” e contiene una foglia.
Si può dire che la qualità della tua vita sia migliorata, da quando c’è Saporilandia?
«Sì, assolutamente. Magari non economicamente, perché rimane sempre un mondo difficile. Ti confronti con grandi marchi. Non nasco da una famiglia di imprenditori e anche ora, posso solo dire di essere un imprenditore “fai da te”… Ho visto un’idea, ne ho parlato, è piaciuta a molti alcuni dei quali si sono offerti di darmi una mano. All’inizio, non ero in grado di fidelizzare o coinvolgere neppure i clienti, per la mia inesperienza. Ma amare quello che facevo mi ha permesso, poco alla volta, di arrivare fino a qui.»
«È un percorso che mi piace, posso dedicarmi con determinazione a quello che mi appassiona, molto differente dallo stare dietro un computer o fare le semplici cose da impiegato.»
Cosa ti piacerebbe realizzare, in futuro?
«A me è sempre piaciuta la cucina, da molto prima che scoprissi l’agricoltura. Mi piace cucinare per me, per gli amici o piccoli gruppi. Dentro a questa passione legata poi alla “casualità” di aver creato Saporilandia, vorrei sviluppare alcuni progetti e creare un marchio per mettermi in gioco anche con dei trasformati prodotti da me. I riscontri già ci sono. Mi fanno i complimenti, ora devo vedere se questi complimenti si rispecchiano anche nella professionalità, nell’insieme…»
Un sogno nel cassetto?
«A parte vincere il superenalotto e andare in giro per il mondo per un anno?» Ora ride davvero, ma si fa subito serio. «Poter vivere in autonomia con Saporilandia, senza dover pensare ogni mese come sarà il prossimo. Cosa difficile in Italia, perché hai tante spese in uscita che devi riuscire a coprire con quelle in entrata. La mia è indubbiamente un’attività in controtendenza, per tipologia e per il periodo che stiamo attraversando.»
«É un progetto nel quale credo fortemente. Forse l’unica cosa che mi pesa un po’ è quella di essere solo, non ho un’organizzazione alle spalle. Questa è la fatica nel farla decollare come vorrei.»
Ti piacerebbe trovare qualcuno che ti possa aiutare con Saporilandia? Magari tra i nostri lettori…
«Mi piacerebbe, certo. Sono aperto al confronto, valutare altre possibilità di sviluppo o progetti, quindi tutto è possibile. Sono aperto a valutare qualsiasi cosa.»
L’appuntamento con Saporilandia non finisce qui, perché arricchirà la nostra rubrica di CUCINA.
Se vi è piaciuto questo progetto e volete mettervi in contatto con Saporilandia, come sempre…scriveteci.