Finalmente si potrà tornare a godere della vista colorata e unica della Torre Moresca di Villa Torlonia, a Roma. Questa riapertura al pubblico è parte di un ampio progetto di riqualificazione dell’intero complesso che offre alla capitale un nuovo gioiello. Ma vediamo insieme la storia di questo posto magico.
La storia unica di Villa Torlonia
La torre apre dopo che, l’anno scorso, anche la Serra Moresca aveva fatto la sua ricomparsa. L’intero complesso di Villa Torlonia ha una storia interessante e unica. Nata come tenuta agricola della famiglia Pamphilj nel XVII secolo, passa nel 1760 in proprietà della famiglia Colonna. Solo trent’anni dopo è il banchiere Giovanni Raimondo Torlonia ad acquistarla e, se fino a inizio 1800 è semplicemente un terreno con qualche caseggiato per la cura della terra, nel 1806 inizia la costruzione della villa. Il progetto è dell’architetto Giuseppe Valadier che unisce gli edifici precedenti, aggiungendo ingresso e scuderie (queste ultime oggi demolite), e cura la creazione di un parco colmo di statue antiche.
Nel 1832 Alessandro, figlio di Giovanni Raimondo, si sbizzarisce e aggiunge un tempio di Saturno, dei Falsi Ruderi, una Tribuna con Fontana, una Caffe-House, la Cappella di Sant’Alessandro e l’Anfiteatro, oltre a due obelischi in ricordo dei geniotori, facendo diventare la villa una vera particolarità .
Arrivato il 900, villa Torlonia sale alle cronache come residenza di Benito Mussolini, con tanto di affitto annuale simbolico di una lira. Durante la guerra diviene rifugio, grazie anche ai sotterranei ampi, per poi essere anche campo base di truppe americane. Con al fine della guerra la proprietà rientra nelle mani dei Torlonia che, però, la abbandonano. Nel 1978 entra nel patrimonio del comune di Roma come parco pubblico e nel 1991, finalmente, iniziano i lavori di restauro… poi siamo comunque a Roma, e in verità bisognerà aspettare fino al 2007 per vedere veramente in atto il restauro.
Gli ultimi lavori vengono conclusi proprio con questa apertura, seguente agli spazi della Serra, che hanno restituito l’intero complesso come museo aperto al pubblico.
Riapre la Torre Moresca di Villa Torlonia
La torre è forse il vero fiore all’occhiello della struttura. Un tempo era la sala da pranzo e delle feste private del principe, e si capisce il perchè.
Le pareti sono un florilegio di stucchi policromi e ampie finestre con intelaiatura in ghisa e vetri colorati. Tutto l’ambiente sa di opulenza e di eleganza senza tempo, con al centro della sala un divano che si elevava fino al soffitto grazie a un meccanismo nascosto mentre in contemporanea scendeva il tavolo già imbandito dalla cucina. , grazie a un meccanismo nascosto, poteva essere sollevato verso il soffitto, facendo contemporaneamente salire dalla cucina sottostante un tavolo sontuosamente imbandito.
Oggi la Torre viene presentata al pubblico con un allestimento che ricalchi il più possibile l’arredamento dell’epoca, grazie anche a ricostruzioni fotografiche e testimonianze dell’epoca.
Organizzare la visita
La visita della Serra è in continuità con il parco, la serra con la raccolta di Palme, Agavi, Ananas e Aloe, la Grotta artificiale della Ninfa, le cascatelle e i laghetti delle ninfee e fiori di loto.
Le aperture della Torre sono straordinarie, meglio informarsi sul sito e prenotare la visita, solitamente a gruppi di venti persone alla volta.