Siamo spesso condizionati dal pensiero che stiamo “perdendo tempo”. Ma questo altro non è che un concetto mentale influenzato dal giudizio che aleggia nella nostra vite.
A volte per essere creativi serve perdere tempo, lasciare che un flusso di idee non coerenti con quello che vogliamo esprimere passi, come un ‘fiume che scorre’.
Serve a lasciare spazio a poche espressioni, ai pochi tratti di colore che esprimono quello che veramente è frutto di un’intuizione divinamente condivisibile.
Così la perdita di tempo diventa sintesi e “sgomberare la soffitta da quei pensieri che accumulano polvere e sono vecchi, intrisi di schemi del passato” rende leggera l’espressione di sé.
A tal riguardo, vi riporto una storia raccontata per la prima volta da Mark H. McCormack, una storia su Picasso… chissà se è vera ma, io, reputo sia una buon esempio.
Una donna si avvicina a Picasso in un ristorante. Gli chiede di scarabocchiare qualcosa su un tovagliolo e dice che sarebbe stata felice di pagare quello che secondo lui valeva. Picasso obbedisce e poi dice: “Saranno $ 10.000”.
“Ma l’hai fatto in trenta secondi”, risponde la donna stupita.
“No”, dice Picasso. “Mi ci sono voluti quarant’anni per farlo.”
Un artista difficilmente sente di perdere di tempo perché sa che in verità sta sperimentando. Provare e riprovare tecniche e materiali lo porterà a trovare quello che cerca, oppure a trovare un’altra possibilità per realizzare quello che ha in mente.
La nostra giornata è costellata di momenti che pensiamo di relax, di passaggio tra una cosa e l’altra, ma che si dimostrano estremamente importanti e creativi.
Spesso le mie idee migliori vengono al mattino presto, quando mi sveglio, e a volte non sono ancora vestita, oppure quando passeggio tra le montagne. La connessione con la natura mi aiuta ad intuire quello che è meglio per un progetto, per una comunicazione emozionale come per un dipinto.
Perdo tempo in tanti modi anche passando da un progetto all’altro…
Per essere più produttivi provate a perdere più tempo anche voi , che ne dite?
Ma poi perdiamo tempo o prendiamo del tempo per noi?