Nathan Evans: TikTok e i nuovi idoli della musica

A inizio 2021 Nathan Evans non era nessuno, in soli due mesi è diventato tra i cantautori più conosciuti su internet, ha un contratto discografico e un tour in arrivo in tutto il Regno Unito.

Di musica amiamo parlare, da quella più sperimentale, fatta con telai industriali, a quella composta per il rumore dei motori elettrici.             Oggi ne affrontiamo un tipo più facile.

TikTok è il nuovo creatore di idoli?

La storia di Nathan Evans su TikTok

Tutti noi conosciamo ormai TikTok, il social di origine cinese che sta, per numeri, scalzando ogni concorrenza soprattutto tra i più giovani.

Cimiciurri Diritti musicali e TikTok

Evans ha 26 anni, su TikTok si esibisce come cantante improvvisato, con pochi followers e poche visualizzazioni.

Questo finché un utente gli chiede di cantare “Wellerman”, di Sea Shanty.

In quattro giorni il suo video supera 1 milione di visualizzazioni.

“Non mi sarei mai aspettato che decollasse. Non capisco ancora se sia tutto reale…”

Ora Evans è conteso dalle case discografiche, pronto per un tour nazionale, pagato per i suoi interventi social, insomma un sogno che si è realizzato senza bisogno di alcuna preparazione.

Nathan Evans: TikTok e i nuovi idoli della musica

Sembra tutta una favola in mano al caso che, tra miliardi di utenti, tocca senza troppa logica qualcuno per coprirlo di fama e oro.

Grazie a questa storia ogni utente può sperare di essere il prossimo.

Ma non tutto è un caso: dietro a TikTok c’è una chiara strategia perché questi fenomeni musicali (passeggeri il più possibile) accadano con una certa frequenza.

Per prima cosa, il social cinese ha reclutato per anni artisti già in collaborazione perché si esibissero sulla piattaforma come esordienti. A questi ha affiancato esibizioni di star internazionali, come Justin Bieber, che presentassero in esclusiva assoluta le loro canzoni.

Sono poi nati gli asset con le più importanti case discografiche, come Sony, Warner e Universal Music Group (UMG): i produttori ingaggiano cantanti con canzoni pensate per TikTok, e il social li spinge come esordienti da far notare alle (stesse) case discografiche.                                 Non è proprio una truffa, ma solo perché non dimostrabile.

Infine, quando lo staff di TikTok riesce a identificare una tendenza in arrivo, sceglie di contattare gli influencer che più stanno crescendo per preparare un piano di visibilità in anticipo sui competitor del contattato.

Gli idoli ai tempi di TikTok: attenzione!

Qui a NonSoloWork abbiamo scelto di parlare di questo meccanismo perché l’arte conta molto per noi, e non va confusa con altro.

Quello che TikTok sembra voler fare non è musica, non è migliorare il mondo con della bellezza, ma vendere sogni.

Le star di TikTok vengono scelte, fatte crescere e infine dimenticate non per essere musicisti, ma protagonisti di una bella favola che serve a far vendere TikTok stesso, nulla di più.

NonSoloWork invita quindi tutti i giovani che ci stanno leggendo a prendere TikTok per ciò che è: un’impresa commerciale.

Non è mai male, se si è musicisti, cercare di collaborare con le nuove forme di commercio, l’importante è non cascarci e scambiarle per pozzi dei desideri. 

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