Moda circolare: intervista al Founder di Rifò. Niccolò Cipriani ha fondato e organizzato un modello vincente di moda circolare.
Rifò vuole dire economia circolare.
Rifò è moda sostenibile.
“Vogliamo promuovere un cambiamento verso la costituzione di un modello economico etico e sostenibile per l’industria dell’abbigliamento.
Abbiamo prodotto abbastanza materiali e trasformato talmente tante risorse da poterci fermare e rigenerare ciò che già esiste.”
Moda circolare: intervista a Niccolò Cipriani, Founder di Rifò
Prima di tutto presentati, Niccolò.
Allora partiamo subito. Sono il fondatore di Rifò, una realtà che produce capi e accessori di alta qualità, realizzati con fibre tessili rigenerate e rigenerabili. Ci avvaliamo dell’esperienza di artigiani locali italiani che trasformano vecchi indumenti che ci vengono spediti o lasciti nei negozi in nuovo filato. Con quest’ultimo realizziamo a km 0 nuovi indumenti e prodotti tessili. “Economia circolare” per l’appunto.
Come nasce questo progetto?
Rifò nasce 3 anni fa con un crowdfunding, una campagna che avevamo lanciato per la produzione di accessori invernali. Cappelli, sciarpe e guanti.
Prima di questo mi ero occupato di progetti di sviluppo e cooperazione in Vietnam, dove ho vissuto due anni. Lì mi sono accorto che c’era un evidente problema di sovrapproduzione di vestiario. La produzione di capi di abbigliamenti in eccesso era spedita in Occidente per tornare poi in Oriente dove era portata in discarica o in inceneritore.
Così ho cominciato a informarmi sul mondo della moda sostenibile. Approfondendo le pratiche di riciclaggio dell’Industria dell’abbigliamento e consultandomi con mio padre e mio zio mi accorsi che Prato già faceva questo da più di 100 anni.
Mi è venuta allora l’idea di riprendere la tradizione di Prato di valorizzarla, creando un brand sostenibile di moda.
Come sta andando?
Nonostante la situazione generale molto bene. Vediamo sempre più attenzione verso le tematiche che trattiamo, sempre una maggiore consapevolezza sui limiti e i vantaggi di un modello etico sostenibile. In generale siamo molto soddisfatti del nostro percorso fatto fino adesso.
Vendete solo on-line o anche attraverso negozi?
Prevalentemente on-line, più del 75% quest’anno, però abbiamo un centinaio di negozi fisici. Italia, Germania, Svizzera, Belgio e Irlanda, qualcuno anche in Nord America, anche se la nostra attività, soprattutto come marketing e comunicazione, è rivolta all’on-line.
Spesso comunque sono i negozi che ci contattano per far parte del progetto e condividere i nostri valori.
Hai mai pensato di fare una produzione in collaborazione con qualche artista? L’intento del NonSoloWork è mettere in collaborazione arti e produzione, non solo in ambiti già esplorati, come la moda per esempio, ma anche in realtà inaspettate.
Pensarlo no, non ancora perlomeno, ma non lo escludo di certo.
Cosa ti piacerebbe sviluppare in futuro?
Di sicuro mi piacerebbe aumentare il legame con il territorio attraverso il coinvolgimento nella produzione di persone con background molto diversi, ma soprattutto che in questo momento abbiano bisogno. Portare all’interno della produzione anche la risoluzione di bisogni sociali del mio territorio.
Poi riuscire a coinvolgere maggiormente i nostri clienti e le persone in generale nel processo di raccolta: fare un’economia circolare dove le persone contribuiscono dando i loro vecchi indumenti e che riesce a sostenersi da sola.
Quindi chi volesse può mandarti i vecchi indumenti?
Sì, si può fare sul cashmere e sulla lana e la spedizione rimane a nostro carico.
Oppure portando i vecchi jeans, almeno 95% cotone, nei negozi NaturaSì, possibilità che presto estenderemo anche ad altri punti vendita.
La chiacchierata con Niccolò è stata molto interessante. Guardare il mondo da un punto di vista diverso apre gli occhi non solo sui problemi che non vedevamo, ma anche sulle possibilità che si hanno di risolverli.
Innovatività e territorio stanno giocando un ruolo fondamentale in Rifò, noi non possiamo che invitarvi a visitare il loro sito e a contattarli per spedire vecchi abiti.