Luoghi d’Arte sconosciuta: il Tempio dell’Umanità in Piemonte. Ma siamo ancora in Italia? E che storia ha questo posto particolarissimo e praticamente sconosciuto al normale turismo?
Siamo a Vidracco, a 50 Km da Torino e a due passi da Ivrea, affacciati sul lago Gurzia. Qui nel 1978 è iniziata la costruzione del tempio ipogeo (sotterraneo) voluto dalla Federazione di Damanhur, diventato nel 2001 il tempio sotterraneo più grande del mondo, certificato dal Guinness dei Primati. Siamo davanti, infatti, a 8500 metri cubi di spazio organizzati su 5 piani, per una discesa di 72 metri nel sottosuolo.
Non aspettatevi, quindi, di fare strada per nulla o di trovare una costruzione deludente. Siamo davanti a un’opera imponente, scavata totalmente a mano, ricoperta da decorazioni, simboli, colori nascosti alla superficie pieni di significato.
Come nacque il tempio dell’umanità
Il luogo fu scelto per essere proprio ai piedi delle Alpi e installare una comunità di nuova concezione, dove l’apertura al diverso e alle energie nascoste dello spirito venissero valorizzate al massimo. Nel 1978 Falco, il nome del fondatore del movimento, insieme a 10 primi membri iniziarono gli scavi con pale e picconi.
Del tempio non si seppe quasi nulla fino al 1992, quando l’amministrazione si rese conto della sua esistenza e la dichiarò totalmente abusiva. La bellezza del luogo divenne di conoscenza pubblica e iniziò un dibattito sulla conservazione di un tale monumento.
Successivamente la Federazione di Damanhur riuscì a regolarizzare i permessi e riprendere la costruzione che, per chi non lo sapesse, non è ancora conclusa e prevede un ulteriore ampliamento del tempio.
Luoghi d’Arte sconosciuta: il Tempio dell’Umanità in Piemonte
Il tempio è composto da 7 sale principali. Tutto l’apparato rappresenta simbolicamente l’interiorità dell’essere umano e percorrerle significa approfondire la propria stessa conoscenza. Ogni sala ha i propri colori, ritmi decorativi, suoni in risonanza.
- La Sala dell’Acqua. Dedicata al principio femminile, ha la forma di un calice e invita alla ricettività.
- Il Tempio Azzurro. Per la meditazione sulle questioni sociali, ed è usato come luogo d’ispirazione e di riflessione.
- La Sala della Terra. Dedicata al principio maschile, alla terra come elemento e pianeta, e alle reincarnazioni passate e future. Vengono rappresentate la vita e la natura divina dell’uomo.
- La Sala dei Metalli. Rappresenta le diverse età e i diversi stadi di sviluppo dell’umanità, e gli elementi in ombra della psiche umana.
- Il Labirinto. Mostra l’adorazione interconfessionale attraverso i secoli, che unisce diversi popoli e culture. È una sorta di galleria dove sono riunite tutte le divinità, da Allah a Manitù.
- La Sala delle Sfere. Posizionata dove si fondono tre linee sincroniche, invita ai contatti planetari e alla trasmissione di messaggi, idee e segni per creare armonia tra le nazioni.
- La Sala degli Specchi. Dedicata al cielo, all’aria e alla luce, all’energia solare, alla forza e alla vita. Ha quattro altari dedicati a fuoco, acqua, aria e terra. (fonte Wikipedia)
Quanto dura la visita?
Inutile dire che non bisogna essere partecipi o appassionati del movimento di Damanhur per visitare questo gioiello, ma visto l’impatto simbolico è consigliabile farsi un po’ aiutare e guidare quando arriviamo.
Le visite guidate posso essere anche alla comunità, impegnarvi da 45 minuti a 2 ore, mezza giornata o la giornata intera, con la visita di tutto il tempio e dei luoghi che ne sono connessi. Vi consigliamo di prenotare sul loro sito.