Lasandè: una borsa per scoprire persone e viaggi. Federica Zamagna nel 2017 ha creato un blog personale dal quale ha fatto nascere un’idea innovativa: usare le borse anche come contenitrici di possibilità. Le sue borse spronavano gli acquirenti a scambiare, fidarsi del prossimo, fare nuove esperienze. Sembra proprio un altro mondo rispetto a oggi, eppure è di queste storie che abbiamo più bisogno negli ultimi anni.
Ci facciamo raccontare direttamente da Federica quale era la filosofia sottostante alla sua idea, come si concretizzava e come è stata accolta.
Ciao Federica, per prima cosa presentati al nostro pubblico.
Sono Federica Zamagna e nel lontano 2017, ho dato vita al blog: N.O.B. L’acronimo nasce come Not Only Barcelona, perchè Barcelona per me è stato il primo salto nel buio o nella luce (dipende sempre dai punti di vista). Tornata da un’esperienza di lavoro a Bogotà, nel 2018, come una vera e propria illuminazione sulla strada di Damasco, ho creato il progetto del LasciareAndare (1 solo verbo) e qui l’acronimo, ha assunto un altro significato, Not Only Bag, per mettere noi esseri umani, nella condizione di imparare a lasciareandare, appunto e, non solo.
Quindi la tua produzione di borse ha dietro una vera filosofia.
Una filosofia di vita che passava/passa attraverso una normale borsa di tela ma che, in quanto borsa, non appartiene a nessuna categoria.
A questo punto parlaci meglio di questa filosofia che ritroviamo nelle tue borse.
I principi/insegnamenti contenuti in questa filosofia di vita o modalità di essere sono i seguenti:
- 1) lasciareandare in maniera consapevole diventando fluidi come l’acqua, così da riuscire a lasciareandare più facilmente, quando la scelta non dipenderà da noi.
- 2) dare senza ricevere, modalità insegnata nel passato da molte religioni e non solo, oggi messa decisamente all’angolo.
- 3) importanza delle nostre tradizioni;
- 4) economia circolare e locale;
- 5) scrivere a mano;
- 6) avere fede nello sconosciuto.
Ci parli ancora della filosofia del “Lasciareandare”? Come è messa in pratica quando si compra una delle tue borse?
Ad ogni acquirente della borsa del LasciareAndare viene chiesto, cosa o chi lasciare andare e, volendo, lo si scrive sul diario in essa contenuto.
Ogni acquirente deve coinsigliare poi al prossimo acquirente almeno due luoghi e/o due persone che ha avuto la fortuna di conoscere e dai quali ha appreso qualcosa, mettendole a disposizione del prossimo. In tal modo si conoscono persone e luoghi che non si sarebbe mai conosciuti.
Ho scelto per la borsa/non borsa, la scritta Lasa Andè, l’equivalente in Romagnolo di Lasciare Andare. I dialetti, tutti, esprimono concetti molto schietti e passionali, difficili invece per la lingua Italiana. Per tradizione storica legata al Vaticano, il dialetto romagnolo ha subito un massiccio processo di sradicamento tanto che oggi, è quasi sparito. Le tradizioni hanno un’importanza fondamentale da sempre e per tutti. Sono il nostro trampolino di lancio per creare.
Fidarsi di ciò che ancora non si conosce, affidarsi, mollare la presa e cercare di vedere oltre. E’ sulla base di questo principio che le borse/non borse e il relativo diario in essa contenuto, qualora si fosse stati disposti, scegliendo dalla lista presente sul sito notonlybarcelona, si potevano scambiare. Si andava a istinto nella scelta dello scambio, ci si apriva al nuovo, si aveva una nuova not only bag, non nuova nel senso di appena sfornata ma nuova per i nostri occhi.
Le borse come sono create?
Le borse sono state prodotte in Romagna, il tutto nel raggio di 15 km circa. Stampate a mano dalla sottoscritta. Spedite sempre dalla sottoscritta, attraverso il semplice utilizzo della buchetta postale (niente grandi colossi). Nel 2019 poi, il progetto della Lasa Andè, è stato replicato anche a Beirut, Made in Libano. E’ stato un parto ma ce l’ho fatta. In questo caso le sarte che hanno cucito le borse sono state: Siriane, Libanesi e Palestinesi.
Non hai optato per loghi o immagini digitali, ma per la scrittura a mano.
La scrittura a mano stimola la creatività e viene studiata dalla grafologia, una scienza ancora troppo sottovalutata, in grado di comprendere il comportamento umano. La scrittura ci mette nella condizione di intraprendere il nostro viaggio interiore, quel dentro nel quale ci piace sempre troppo poco stare ma da cui sembra nascere invece il tutto (come per esempio l’importanza del significato del nostro nome).
Il pubblico come ha risposto alla tua proposta? Da quando Not Only Bag è nata il mondo è cambiato molto.
La Not Only Bag dal 2020 ha cambiato forma, dato che tutto è diverso. Nessuno ha mai fatto richiesta di scambiare la borsa, più altri dettagli (paura infinita dello sconosciuto). I suoi principi/insegnamenti, sono sempre lì ma molti di questi sono diventati invisibili, esattamente come molto di quello che stiamo vivendo tutti, all around the world.
Ad oggi, si compra la Magic Not Only Bag e si scrive sul proprio diario, se si vuole, cosa lasciareandare, certa che in prossimo futuro saremo tutti più evoluti e pronti al cambiamento, che ci sta coinvolgendo, in ogni possibile direzione.
Potete collegarvi direttamente allo shop di Federica da QUESTO LINK