Sen Shombit: un viaggio straordinario nella creatività senza confini.
Un artista visionario che trasforma le sue esperienze di vita e le emozioni in opere d’arte uniche. Lasciati incantare dal suo stile eclettico e dalla sua capacità di esprimere il fluire dell’anima attraverso colori, forme e movimenti. L’arte di Sen Shombit abbraccia la libertà di espressione, sfidando le convenzioni e aprendo nuovi orizzonti creativi. Attraverso la sua arte, ci invita a liberare la nostra immaginazione e ad abbracciare la bellezza del mondo che ci circonda. Unisciti a questa straordinaria avventura artistica e scopri come l’Arte libera di Sen Shombit può ispirare la tua anima e arricchire la tua percezione del mondo.
Ritroviamo a raccontarci di Sen Shombit il critico d’arte Alberto Moioli ed incominciamo un viaggio attraverso l’arte, i suoi artisti e le loro realizzazioni.
Con l’intervista a Moioli, abbiamo voluto sottolineare con particolare attenzione il rapporto fra arte ed imprenditoria.
Alberto ci racconta di un artista, unico nel suo genere, Sen Shombit.
«Sen Shombit è un artista straordinario, di origini indiane e naturalizzato francese, con il quale, recentemente, ho avuto l’onore di aver curato due mostre, una in India, nella città di Mombay e un’altra in Francia, a Barbison, a sedici km da Parigi.»
«Ha un cervello incredibile, grande designer oltre che grande pittore. Ha dato vita ad una nuova collaborazione con la sua casa automobilistica, la Renault, dipingendo interamente la nuovissima Kwid, una vettura che per il momento non sarà messa in vendita in Europa. La cosa meravigliosa, è che Sen Shombit ha potuto ridipingere completamente la vettura. Ogni angolo è stato dipinto, dentro, nel cofano, nel buale, con il suo stile particolare, trasformando questa nuova auto in una vera e propria opera d’arte che, come tutte le sue realizzazioni, racchiude la sua essenza più vera, troviamo la sua stessa storia.»
Interessante la fusione India-Francia, quasi che l’animo di questo poeta-artista racchiudesse, in un’alchimia perfetta, le culture e i colori di questi due paesi, fusi con la sua sottile sensibilità.
Alberto Moioli lo conferma
«E’ bellissimo vedere come dal cuore di un’artista, dalla sensibilità e dalla sua storia sia nata una collaborazione con una grande casa automobilistica, una collaborazione che non rimane confinata solo in ambito artistico ma è a tutti gli effetti anche imprenditoriale. Un connubio realizzato in modo perfetto e concretizzato a livello internazionale.»
“Parliamo di imprenditori che in Italia hanno voglia di dare visibilità agli artisti. Quale è la tua opinione in merito, Alberto?”
«Io credo che siamo arrivati al momento in cui dobbiamo tener conto che l’aumento di visitatori nei musei, nelle gallerie è cresciuto in modo inverosimile. Pochi dicono che, nel 2016, i musei italiani hanno visto un’affluenza di 44.5 milioni di visitatori, per un incasso totale di 172 milioni di euro. Un aumento notevole rispetto agli anni precedenti! Questo determina un grandissimo interesse verso il comparto artistico e culturale.
Questo interesse, secondo me, non deve passare in secondo piano. Inoltre lo stato italiano, sulla scia di esperienze maturate in alcuni Paesi stranieri, come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Svizzera, ha previsto l’Art Bonus, uno strumento integrativo, se non addirittura sostitutivo, dei finanziamenti pubblici, che consente un credito d’imposta pari al 65% dell’importo, donato a chi effettua erogazioni/donazioni spontanee a sostegno del patrimonio italiano. http://artbonus.gov.it/
Questo solo per dire quanto l’interesse verso l’arte sia aumentato in modo esponenziale. Di questo ne deve tenere conto il tessuto commerciale ed economico italiano.»
Moioli è consapevole dell’estro imprenditoriale italiano e sottolinea quanto sia importante comprendere che un elemento d’arte è un motivo di qualità ed attenzione, «anche allo stesso territorio, per l’artista scomparso – del quale dobbiamo avere grande rispetto e sul quale si basa la nostra storia – ma anche per l’artista contemporaneo vivente.»
«È in questo contesto, che un’impresa, con una visione lungimirante, potrebbe offrirsi come “palcoscenico” per i tanti artisti bravissimi che spesso hanno tanto da dire senza trovare uno spazio dove esprimere il loro temperamento artistico.
E questa lungimiranza, i veri imprenditori italiani ce l’hanno. Per questo che credo tantissimo all’integrazione, al coinvolgimento dell’imprenditore italiano in ambito artistico.»
La visione di Alberto Moioli è chiara. Viene apprezzato e di rilievo il coinvolgimento del main sponsor negli eventi già previsti, organizzati, sponsorizzati e patrocinati dalle amministrazioni comunali o regionali, ma ancor di più sarebbe veder avanzare quell’estro imprenditoriale, quello sprint che solo gli imprenditori possono dare.
«Che possano partire da loro iniziative legate al mondo dell’arte e della cultura!»
Se volete essere messi in contatto con il critico d’arte Alberto Moioli , scriveteci.
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