Artisti autodidatta ? Si può! Ecco la storia di Osvaldo Moi
L’Italia è da sempre nota come una terra ricca di cultura e come una delle più grandi produttrici di arte. Nel corso della storia del nostro paese sono emersi numerosi artisti che hanno scritto pagine fondamentali dell’arte, dando vita a opere di inestimabile valore.
Basti pensare a figure come Michelangelo, Leonardo, Caravaggio, Canova, Boccioni e molti altri, capaci di rivoluzionare le rispettive epoche attraverso pitture e sculture magistrali ancora oggi ammirate e oggetto di studio. L’arte rappresenta un’eccellenza italiana, una tradizione illustre e significativa che continua a influenzare gli artisti contemporanei.
L’artista di cui stiamo parlando ha una storia particolare. Molti degli artisti menzionati in precedenza hanno dedicato anni allo studio dell’arte presso prestigiose scuole. Tuttavia, l’artista di cui ci occupiamo ha raggiunto il successo in modo completamente autodidatta.
Conosciamo meglio Osvaldo Moi
Parliamo di Osvaldo Moi, Nato a Silius in provincia di Cagliari il 14 settembre 1961 e diplomato Geometra. Il suo amore per l’arte si evince sin dalla sua infanzia dove ha sempre manifestato una propensione alla scultura, con un semplice coltellino e in seguito con l’innovativo temperalapis, si cimentava sin dalle scuole elementari nella creazione di matite dalle forme più stravaganti lontano dagli sguardi delle maestre. Il suo stile sobrio ed originale, che privilegia curve essenziali e amore per il dettaglio si evince in ogni sua opera. Nonostante ciò è sempre stato una persona riservata, una di quelle che teneva le proprie opere per se. Ma dopo aver ottenuto buoni risultati ad alcuni concorsi è riuscito a superare questa sua “timidezza”.
La critica in tutti questi anni lo ha esaltato apprezzando il suo stile che è raffinato, ironico e geniale. Anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi si è espresso su di lui e s’è detto fortunato d’averlo incontrato.
Tra le sue più grandi opere abbiamo tre monumenti dedicati ai Caduti di Nassiriya (Torino, Novara e Pianezza), il Busto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, un ritratto del Presidente presso l’Ambasciata Italiana a Monte Carlo e numerosi altri ritratti a personaggi pubblici tra cui il Principe Alberto Grimaldi II di Monaco, Carlo Verdone, Giorgio Faletti e Irene Grandi.
Attualmente, alcune delle sculture di Osvaldo Moi sono usate, soprattutto da Alberto II, dai regnanti di Monaco in occasioni, sportive, di ricevimenti ufficiali, di beneficenza.
Quest’uomo rappresenta la testimonianza vivente che l’arte non è necessariamente un percorso accademico. Come autodidatta, è riuscito a raggiungere traguardi straordinari, dimostrando che non è indispensabile un diploma per essere considerato un artista. L’arte risiede nell’intimo di ognuno e può manifestarsi senza vincoli accademici, rivelando così la sua forza e autenticità.
L’arte risiede nell’intimo di ognuno e può manifestarsi senza vincoli accademici, rivelando così la sua forza e autenticità.