La Francia in prima linea contro l’anoressia: stop alle modelle filiformi!

Finalmente in Francia una legge a tutela delle modelle filiformi!

Quante volte davanti alle gigantografie di pubblicità per costumi da bagno vi siete detti: “ammazza!! vorrei avere anche io questo fisico”?

Beh, nessuna vergogna. Lo abbiamo pensato tutti almeno una volta. Belle, bellissime modelle ma soprattutto magre magrissime, tanto da sembrare un pochino strane delle volte!

Ebbene, insoddisfatti di tutto il mondo, qualcosa si muove sul versante modelle filiformi.

Nella vicina Francia infatti, è appena entrata in vigore una legge che obbliga le modelle a presentare un certificato medico rilasciato da un medico del lavoro.

Valido per un massimo di due anni, il certificato dovrà attestare “lo stato generale di salute della persona valutato rispetto al suo indice di massa corporea e che le permetta di esercitare l’attività di modella”. Queste regole si applicheranno alle modelle di tutti i paesi della comunità europea che lavorano in Francia.

“Esporre i giovani a immagini irrealistiche di corpi alimenta una scarsa autostima, che può portare a comportamenti dannosi per la salute”, dice il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine, “Vogliamo evitare la promozione di ideali di bellezza inaccessibili, per prevenire l’anoressia tra i giovani. L’obiettivo è anche quello di proteggere la salute di un settore particolarmente a rischio”.

La norma, che entrerà in vigore partire dal primo ottobre, obbliga anche le agenzie ad accompagnare le fotografie ad uso commerciale con la dicitura ‘fotografia ritoccata’ qualora vengano apportate delle modifiche al computer.

Le agenzie che dovessero utilizzare modelli senza certificati medici validi verranno punite con multe fino a 75mila euro e con la reclusione fino a sei mesi di carcere per i responsabili. Per chi omette di indicare che le immagini sono ritoccate, invece, è prevista una multa pari a 37mila euro.

I disturbi del comportamento alimentare sono un problema veramente grave per la Francia, riguardano circa 600mila giovani e rappresentano la seconda causa di mortalità fra i 15 e i 24 anni, dopo gli incidenti stradali.

Anche la Spagna già nel 2006 aveva adottato simili precauzioni per evitare la diffusione di modelli “non salutari” tra i propri giovani.

E l’Italia? Al momento tutto tace! Speriamo proprio che, visto il fermento generale, anche la nostra patria si adegui presto!

Voi cosa ne pensate in merito? Scriveteci! 

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