Insegnare ai nostri figli il coding: Coder Kids. Preparare al futuro i nostri figli e figlie vuole dire anche insegnare loro cose che noi, forse, conosciamo poco. Il mondo del lavoro e della cultura è molto diverso da quello che alcune di noi in gioventù hanno approfondito. Già da anni ormai è diventata fondamentale la conoscenza degli strumenti digitali e, più precisamente, anche del ‘coding’.
E’ questa l’idea che ha seguito e ispirato Federica Gambel, offrire ai più piccoli un modo giusto per partire e impratichirsi nella codificazione e nell’utilizzo specialistico del computer, harware e software.
Federica Gambel, creatrice di Coder Kids
Federica Gambel nasce in una casa di architetti, e fin dall’infanzia vede l’utilizzo degli strumenti digitali applicato a lavori che, in seguito, divengono realtà . Man mano che cresce anche il ruolo dei computer occupa posizioni sempre più decisive nelle carriere e nella costruzione della società . Quando è pronta per il mondo del lavoro decide di buttarsi proprio nel digitale, iniziando da una web agency. Contribuisce così a creare siti web, quando ancora erano il centro di ogni previsione di comunicazione, e partecipa alla creazione dei primi portali di Alitalia e Pirelli.
Passata alla Deloitte si occupa sempre più di comunicazione digitale e nuovi media, ma inizia anche a pensare che nuove generazioni vanno instradate in un percorso che, ormai, fa parte della realtà .
Si laurea in Scienze della Comunicazione digitale e sceglie di trattare nella tesi il rapporto tra Internet e le nuove generazioni. I suoi studi le confermano quello che ormai pensa da anni: il comunicare digitalmente è una forma mentis e, come ogni specializzazione mentale, va istruita, esercitata e portata avanti fin dalla giovane età , ove, naturalmente, vi si veda della predisposizione.
Come nasce l’idea di Coder Kids
L’idea nasce mentre guarda un video di Code.org. Il video è proprio “un’americanata”, con le musiche giuste e le facce compassate dei vincenti, però dice una cosa vera: qualunque cosa un bambino di oggi voglia fare da grande, ballerina, astronauta o maestro, avrà a che fare con i computer. Una maggiore conoscenza degli strumenti del lavoro permette più professionalità , più soddisfazione e più libertà . Bill Gates, Mark Zuckerberg, Will I Am, sembrano tutti concordi nel dire che questa conoscenza che sarà fondamentale nel futuro le scuole non la offrono.
E’ questo vero negli USA, ancora di più in Italia.
Crescita della start up Coder Kids
Nasce così Coder Kids, una rete di formatori a disposizione dei più piccoli per insegnare a codificare al computer e dare le basi di robotica educativa.
Nel 2014 vengono programmati i primi corsi che, l’anno seguente, rientrano nel palinsesto ufficiale della società appena fondata. In 5 anni Coder Kids inizia a comunicare i propri servizi su differenti piattaforme, usando il passaparola, presentandosi agli istituti e alle scuole, pubbliche e private. Nel 2020 è tra le start up vincitrici di MIA – Miss In Action, acceleratore per l’imprenditoria al femminile, promosso da BNP Paribas Italia e Digital Magics.
Insegnare ai nostri figli il coding: Coder Kids, età e corsi
Coder Kids offre oggi corsi per le diverse età . Ci sono a domicilio, predispone summer camp dedicati, tiene corsi in varie sedi e nelle scuole con le quali collabora. Il range di età maggiormente trattato rientra tra gli 8 e i 15 anni di età .
Oggi noi di NonSoloWork abbiamo voluto parlarvi di questa realtà non perché abbiamo mai avuto rapporti con loro, o perché in qualche modo ne traiamo beneficio, ma perché se vediamo in casa una piccola mente curiosa di apprendere cose che la scuola, PURTROPPO, non gli potrà offrire, dobbiamo essere pronte a dare un indirizzo a questa intelligenza, pronte a sapere chi contattare. A questo serve anche NonSoloWork.
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