C’è un itinerario lungo ben 260 km nel cuore della Carnia friulana in cui è possibile sperimentare un cammino immersivo e intenso, per certi versi simile al ben più famoso Cammino di Santiago, alla scoperta della natura di questo territorio e delle sue pievi medievali.
Stiamo parlando del Cammino delle Pievi: si tratta di un percorso da fare a piedi o in bicicletta che tocca dieci Pievi storiche (chiese o piccoli edifici religiosi), con un dislivello totale che sfiora i 10000 metri.
Originariamente costituito da 18 tappe, è stato esteso a 20 nel 2013, comprendendo oltre alla Conca Tolmezzina, la Val Tagliamento, la Val del Lumiei, la Val Degano e la Val Pesarina, anche le comunità e i territori dell’alta Val But, della Val Pontaiba e della Val Chiarsò, conservando la partenza da Imponzo di Tolmezzo e l’arrivo a Zuglio.
Le Pievi rappresentano oggi la testimonianza della memoria di evangelizzazione delle antiche popolazioni alpine. Comunità isolate su colli e alture: arroccate, distanti ma che custodivano la vita dei cristiani governandone tutti gli aspetti, non solo quello spirituale.
Le Pievi in Carnia: Pieve di San Floriano – Illegio
Rappresenta il punto di partenza del cammino, più precisamente da Casa Emmaus ci si incammina verso monte, in direzione della chiesa di San Bartolomeo (cimitero). All’edicola votiva si imbocca, a sinistra, una mulattiera che presto si trasforma in sentiero (segnavia CAI 411). L’arrivo previsto per questo primo tratto di percorso, è l’abitato di Illegio.
La prima Pieve che si incontra è la chiesa plebanale di San Floriano viene fatta risalire al IX secolo. In quel periodo, su un’altura del vicino Monte Gjaideit (mt 1082), si costruì una prima struttura cultuale dedicata a San Vito. Questo edificio, di cui sono ancora esistenti i ruderi, si trovava in posizione visiva dominante sulla conca di Illegio e sulla Valle del But – detta anche Canale di San Pietro, in virtù dell’intitolazione della vicina Pieve di San Pietro di Zuglio.
A seguire si incontrano le pievi di: Santa Maria Oltrebut, Pieve di Santo Stefano, Pieve di San Martino, Pieve di Santa Maddalena, Pieve dei Santi Ilario e Taziano, Pieve di Santa Maria Annunziata,Pieve di Santa Maria del Rosario, Pieve di Santa Maria di Gorto, Pieve di San Pietro.
Periodi consigliati e altre cose da tener presente prima di partire:
Quasi tutti gli itinerari comprendenti come tappa una Pieve, possono essere percorsi in qualunque stagione, ma per compiere in sicurezza gli itinerari compresi tra Forni di Sopra e Ravascletto, senza bisogno di ciaspole o sci, si consiglia la primavera inoltrata (metà maggio), l’estate e la prima parte dell’autunno (metà novembre).
Rifugi, malghe e agriturismi che possono essere utilizzati come punti d’appoggio durante il viaggio, sono per la maggior parte aperti durante la stagione estiva e autunnale. Ulteriori informazioni di carattere turistico (utili anche prima o dopo aver affrontato una o più tappe) si possono ottenere contattando il Consorzio Turistico di Arta Terme al numero telefonico 0433 786171 o via e-mail booking@camminodellepievi.it.
Soprattutto per i non esperti, si consigliano abbigliamento e attrezzature adatte, come ad esempio uno zaino in cui poter riporre l’occorrente, copri zaino e ombrello per la pioggia, un paio di bastoncini da trekking. Saranno utili anche una pila frontale, coltellino, crema solare e asciugamani e lenzuola se si decide di pernottare.
Si consiglia infine la vaccinazione contro il morso della zecca che in FVG è gratuito.
Info: Tutte le info sul cammino, le tappe e le Pievi, sono disponibili sul sito ufficiale a questo link: https://camminodellepievi.it/
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