Chi mi conosce sa che amo il riso in tutti i modi.
Figlia di genitori milanesi, avevo una nonna decisamente molto brava a preparare in ogni modo il riso che fosse risotto o minestra di riso, oppure il famoso riso con il prezzemolo.
Mitica la mia nonna! Così incuriosita da questo misterioso ingrediente ho chiesto a mia figlia Chiara, (il mio tempo ultimamente è un pò risicato) di farmi qualche ricerca ed ecco un pò di storia.
Oggigiorno più della metà della popolazione mondiale ricava il 50% per proprio fabbisogno calorico consumando il riso. Ne esistono all’incirca ottomila varietà, basate sulla forma del chicco. Quando si parla di riso in Italia, è impossibile non pensare ad un primo piatto classico della cucina italiana: il risotto.
Ci sono numerose ricette per questo piatto, dalle più tradizionali, come il risotto allo zafferano e ai funghi, alle più originali, create con l’accostamento del riso alla frutta, come il risotto alle pere o alle fragole. Da dove arriva il riso e da dove nasce la tradizione italiana del risotto?
E’ risaputo che la coltivazione del riso ha visto i suoi inizi in Asia. La sua origine e diffusione sono state confermate dai risultati ottenuti da scavi archeologici, grazie ai quali sappiamo che i più antichi resti di riso coltivato risalgono a circa al 5000 a.C. e sono stati ritrovati nella Cina orientale e nell’India nord-orientale. Il riso ha raggiunto l’Europa nel IV secolo a.C. sotto l’impero di Alessandro il Grande, con la conquista dell’Asia.
E’ stato introdotto e diffuso nell’area mediterranea intorno al 1000 d. C., grazie alla colonizzazione araba dall’Egitto alla Spagna. In Italia, il riso era già conosciuto e venduto come spezia e per scopi terapeutici. In epoca romana veniva usato sotto forma di decotto per curare le malattie del corpo. Le leggende sulla diffusione di questo cereale in Italia sono numerose ma il primo documento scritto che cita la coltivazione del riso risale al 1475. Si trattava di una lettera scritta da Galeazzo Maria Sforza, nella quale veniva confermato l’invio di dodici sacchi di riso al Duca di Ferrara. Il riso ottenne successo nelle regioni dell’Italia settentrionale, specialmente nelle Lombardia e nel Veneto. La sua coltivazione si estendeva prevalentemente nelle zone paludose della Pianura Padana e con il tempo si diffuse anche se più lentamente, in Emilia e in Toscana. Nel 1700 il territorio milanese aveva 20.000 ettari di risaie mentre nel Piemonte di Amedeo II (1710) è stato riportato che il 9% del territorio pianeggiante era impiegato per la coltivazione di riso.
La sua storia è ancora oggi avvolta dal mistero. Si narra che la sua nascita risalga al 1500, considerato un piatto povero, motivo per cui non vi sono chiare testimonianze riguardo alla sue preparazione.
La prima ricetta del risotto alla milanese è stata scritta nel 1853 da Giovanni Felice Luraschi, nel suo libro “Nuovo cuoco milanese economico” includendo il soffritto di cipolla nel burro, il midollo e il brodo. Intorno al 1930 si diffuse in Lombardia il risotto alla certosina, preparato con ciò che era disponibile nelle case. Anche se non vi sono certezze su quando il risotto abbia avuto origine, è quasi certo che sia un piatto esistito per centinaia di anni, e che con il tempo si sia evoluto e perfezionato, trasformandosi in un piatto per eccellenza della cucina italiana.
Nella prossima puntata una gustosa ricetta con il riso non può mancare…magari proprio quella classica del risotto alla Milanese.
A presto
PaoS
Fonti:
Lorenzo Costantini, Loredana Costantini Biasini. Le origini del riso in Asia e la sua diffusione nel Mediterraneo e in Italia (https://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/minisiti/alimentazione/sezioni/origini/articoli/riso.html)