Guarda le atlete del Rubgy parlare di forza e libertà.
“Wo*men’s rugby land of freedom: chi semina sport raccoglie futuro“.
Questo il titolo e il pensiero per parlare di donne libere.
In occasione della Coppa del Mondo di rugby femminile WO*MEN’S RUGBY LAND OF FREEDOM ha intervistato le atlete azzurre e altre 32 sportive provenienti da tutto il mondo.
Cosa hanno chiesto? Di cosa hanno parlato?
Essere libere e capire come esserlo.
Il rugby alle atlete è servito da strumento per combattere ogni tipo di stereotipo, ha aiutato a creare persone forti e sicure di poter essere così come volevano essere.
Uganda, Siria, Norvegia, Brasile, le domande si ripetono e le risposte si fanno sempre più interessanti, ma confermano il ruolo educatore di uno sport come il rugby nel cercare la propria libertà.
In internet, così, troviamo video dove scopriamo queste risposte sicure, che vanno valutate anche per il momento storico e geografico nel quale vengono pronunciate. I diritti femminili nel mondo sono spesso ridotti all’osso, e proprio da quelle regioni possono venire alcune delle voci da ascoltare.
Guarda le atlete del Rubgy parlare di forza e libertà
Ogni intervista è condotta individualmente, ma ci sono domande che si ripetono per tutte, soprattutto per farci capire come nel mondo situazioni che dovrebbero essere simili sono in verità imprevedibili:
– Come ha impattato il rugby nella vita quotidiana
– 3 parole che connettono il rugby alla libertà
– Un oggetto che le rappresenti
– Un pensiero ispirazionale
Il progetto WO*MEN’S RUGBY LAND OF FREEDOM
WO*MEN’S RUGBY LAND OF FREEDOM è un progetto internazionale basato su 4 obiettivi dell’AGENDA 2030 dell’ONU (istruzione di qualità/equità/benessere/pace), che ha come obiettivo il far emergere ulteriormente quanto l’attitudine mentale, i valori e le capacità relazionali del rugby e dello sport siano uno strumento fondamentale per il futuro dei nostri bambini e bambine oltre che per l’intera comunità
Non solo uno sport ma una cassetta degli attrezzi nel quotidiano, per imparare, sperimentare… vincere, perdere rialzarsi…costruire fiducia in sé stessi e negli altri e credere nel lavoro di squadra.”