Cari lettori,
quante volte navigando con il vostro smartphone, magari leggendo un banalissimo articolo su come fare una torta senza uova, burro e zucchero, vi siete ritrovati abbonati a qualche servizio che vi spilla un sacco di soldi a settimana e di cui non vi importa assolutamente nulla?
Ebbene, amanti dei social network e dello shopping online ci siamo: è giunta l’ora del riscatto!
Nei giorni scorsi, infatti, l’Unione Europea ha lanciato un ultimatum ai colossi del web: le social company hanno un mese di tempo per adeguarsi alle regole comunitarie che tutelano i consumatori e li proteggono da truffe e frodi. L’urgenza, ammette la Commissione Europea, è stata dettata dal numero sempre maggiore di reclami da parte dei consumatori europei che subiscono quotidianamente truffe sui siti di social media e che non possono esercitare nemmeno il diritto di recesso sugli acquisti online.
Proprio per provare a risolvere pacificamente questo problema, le autorità a tutela dei consumatori, hanno inviato, lo scorso dicembre, degli avvisi alle aziende con i quali le informavano che alcuni dei loro termini di servizio violano le regole di tutela degli utenti dell’Unione Europea.
Due, in particolare, gli elementi che destano malumori e che dovranno essere corretti: – l’obbligo per gli utenti di chiedere i risarcimenti nei tribunali della California – ossia dove hanno sede le società – anziché che nel loro Paese di residenza; – il numero sempre più elevato di “trappole” sui siti che spesso e volentieri portano il consumatore a sbagliare. Anche alle autorità nazionali responsabili della tutela dei consumatori è stato richiesto un maggiore impegno nel fare la loro parte.
Queste dovranno infatti istituire dei canali di comunicazione diretti per segnalare ogni irregolarità ai vari operatori di social media in modo da ottenere la rimozione dei contenuti incriminati nel minor tempo possibile.
Quanto detto sopra, mostra l’atteggiamento intransigente dell’Unione Europea nei confronti delle multinazionali americane del web da sempre insofferenti nei confronti delle regole. In attesa di tempi migliori e di un utilizzo della rete più sereno possibile da parte di tutti quanti, ci sembra chiaro che lo strapotere dei giganti del web abbia le ore contate!