Il giornale La Repubblica l’ha chiamato l’uomo dalla memoria d’oro, stiamo parlando di Gianni Golfera, l’uomo con più memoria al mondo.
La particolarità del personaggio informandomi anche su internet , mi ha spinto nella curiosità di iscrivermi ad una sua presentazione. Ma è proprio vero che si può migliorare la propria memoria? Ad oggi vi dico di si.
Gianni è una persona ricca di informazioni, un formatore che trasferisce una metodologia efficace sull’apprendimento e tecniche di memoria.
Si presenta in modo educato e gentile, salutando più volte i suoi interlocutori, cercando durante la conferenza di dialogare, coinvolgendo il pubblico presente.
I suoi corsi sono sempre affollati , perchè ahimè, imparare a memorizzare essendo più rapidi e associativi nelle letture e nell’apprendimento è un’esigenza collettiva.
Chiedergli un’intervista è stato inevitabile ed è così che abbiamo dialogato in merito alla sua vita ed i suoi obiettivi futuri.
Ciao Gianni ,mi indicheresti tre tappe che hanno rappresentato un cambio di vita per te?
Ciao Paola, grazie di questa opportunità.
La prima è stata quando nel 1989 ho fatto tradurre il libro di Giordano Bruno “Le ombre delle idee” che mi ha dato lo spunto per il potenziamento cognitivo e l’apprendimento mnemonico.
La seconda tappa è stata quando a 17 anni sono diventato il più giovane pilota italiano di aereo, era il mio sogno in realtà ed ho iniziato a occuparmi di memoria per la correlazione con il volo, volevo imparare a volare.
La terza tappa, forse la più importante è stata quella di cominciare a generare un sistema automatico per la diffusione dell’informazione del mio sistema, quindi l’ultima tappa è legata al marketing.Ho approfondito il tema del marketing negli Stati Uniti, che mi ha portato all’automazione e alla possibilità di portare in giro il mio sistema nel mondo.
Quale pensi sia la tua mission?
La mia mission è quella di aiutare le persone a vivere meglio, questo è possibile in due modi: da un lato il discorso legato all’apprendimento e alla memoria.La memoria è importante perché impariamo a vivere meglio acquisendo le informazioni che ci servono.
Dall’altra, insegnare alle persone a vivere meglio, facendo ciò che amano fare, quindi oggi con il marketing, le nuove tecnologie, il branding legato ai social media si può lanciare in qualcosa di nuovo sganciandosi, in alcuni casi,i dal lavoro dipendente.
Insegni agli altri a vedere che cosa vorrebbero fare nel futuro, ma tu dove ti vedi?
Nel futuro mi vedo in un panorama sicuramente internazionale, presente online e con la mia attività al 100% digitalizzata.
Questo è un momento storico unico dove tutto accade online e dona la possibilità di lavorare dove come e quando vuoi, avendo così più tempo per stare in famiglia..
Così nel mio futuro mi vedo più automatizzato e meno impegnato.
Ed ora la domanda che non manca se il NONSOLOWORK fosse la tua lampada di Aladino cosa chiederesti?
Chiederei che le persone si svegliassero una mattina e iniziassero a utilizzare la tecnologia anziché farsi usare dalla tecnologia. La maggior parte delle persone in realtà perde tempo, sulla tecnologia, sui social, non fa cose interessanti anche se devo dire che i nostri lettori se stanno leggendo il NONSOLOWORK probabilmente sono più intelligenti della media e quindi sono già in questa direzione.
Secondo te come potremmo fare a realizzare questo desiderio? Che messaggio dobbiamo dare alle persone?
Ogni settimana uscire con un’idea diversa, raccontare di qualcuno che ce l’ha fatta, qualcuno che ha attraversato un cambiamento e ha portato la vita dove voleva che andasse.Se vuoi lo facciamo insieme ogni 15 giorni.
Come non ringraziare Gianni , per questo progetto insieme .