Forse la gravità può risolvere il problema delle energie rinnovabili. La ricerca di fonti rinnovabili di energia è il vero obiettivo dei nostri tempi. La distruzione ed esaurimento delle fonti classiche minaccia la nostra stessa esistenza, o per lo meno minaccia pesantemente il nostro stile di vita. Ecco spuntare una possibilità che, finora, aveva poca credibilità ma che sta diventando un’opzione da prendere seriamente per il futuro. Sfruttare forze fondamentali dell’universo potrebbe cambiare il nostro modo di vedere il concetto di “energia rinnovabile”.
Quando non ci sono sole e vento?!
Le energie rinnovabili più utilizzate oggi sono la solare e la eolica. Entrambe presentano un problema di fondo, che potremmo riassumere molto banalmente così: “… e quando non ci sono sole o vento?!“. Oggi risolviamo questa lacuna intervenendo con energia creata con fonti classiche, combustibili fossili, che tappano i cali e le mancanze temporanee. Nel futuro molti esperti indicano le batterie agli ioni di litio come la vera riserva aurea di energia che il pianeta avrà, altri l’idrogeno.
C’è oggi un numero sempre più consistente di esperti che, invece, punta sulla gravità, forza costante e strutturale dell’universo.
Le loro speranze sono riposte nell’evoluzione delle batterie a gravità. Riproponendo un modo di parlare molto semplificato, queste batterie sono contenitori di energia rinnovabile. Quando l’energia cala e la batteria si scarica rilasciane un carico che, allo stesso modo della creazione di energia idroelettrica, alimenta nella caduta un generatore che produce nuova energia.
La ricerca di Gravitricity
E’ Gravitricity la start-up di ingegneria sostenibile che sta lavorando al progetto da anni e lo sta sviluppando dando i primi veri importanti risultati. Di base a Edimburgo, nello scorso aprile ha testato con successo il primo prototipo di batteria a gravità: una torre d’acciaio di 15 m nella quale viene sospeso un carico di ferro di 50 tonnellate.
“I motori elettrici, centimetro dopo centimetro, hanno sollevato l’enorme scatola di metallo verso il cielo prima di rilasciarla gradualmente di nuovo a terra, alimentando una serie di generatori elettrici con la resistenza verso il basso. L’installazione del dimostratore era “su piccola scala” ma produceva comunque 250 kW di potenza istantanea, sufficiente per sostenere brevemente circa 750 case.” (Jill Macpherson, ingegnere senior di test e simulazione di Gravitricity)
L’utilizzo di pozzi e miniere
Il progetto prevede anche di perfezionarsi verso il basso, più che verso l’alto. La torre d’acciaio è solo un test da interrare. Nell’ultimo anno gli ingegneri di Gravitricity hanno studiato le miniere di carbone dismesse in Gran Bretagna, Europa orientale, Sud Africa e Cile. Usando infatti la geologia della terra possono sotenere i pesi senza bisogno di torri!
Questa intuizione rende anche utili migliaia di scavi e pozzi dismessi nel mondo, andando a rendere sostenibili zone del pianeta che oggi soffrono un forte abbandono di materiali inquinanti per cessata attività.
In parallelo il modello di Energy Vault
Secondo esempio che sta percorrendo la medesima strada è Energy Vault. Compagnia svizzera, ha già testato una torre prototipo alta più di 20 piani. Nell’immagazzinare energia rinnovabile, avendo scorte che superano la richiesta, una delle numerose gru controllate dall’Intelligenza Artificiale solleva dei blocchi di materiale da 30 tonnellate verso l’alto. Quando la domanda supera l’offerta, le gru tornano indietro e rilasciano il peso, generando energia sufficiente per migliaia di case.
L’idea di Energy Vault, che nell’ultimo anno ha ricevuto importanti finanziamenti, non è sotterrare i meccanismi ma creare edifici modulari, “EVx”, che contengano contemporaneamente migliaia di pesi su un sistema di carrelli.
“Basta pensarli come un magazzino di ascensori energetici. Quando arriva l’elettricità pulita, i blocchi, realizzati con materiale riciclato, salgono e quando la rete ha bisogno di alimentazione, scendono. Un EVx con una capacità di accumulo di 100 MWh può alimentare circa 25.000 case per un giorno” (Robert Piconi, CEO di Energy Vault)
Forse la gravità può risolvere il problema delle energie rinnovabili
La vera rivolzione dell’utilizzo della gravità, quindi, sta prima di tutto in un cambio di prospettiva. Non si cerca più di avere una energia verde perfetta e costante, ma se ne accettano i limiti e si sfruttano per creare ulteriore energia. La gravità, in tal senso, è un perfetto espediente. Vedremo insieme come evolverà questo importante tentativo.
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