Fabiola Gianotti: direttrice del CERN che ha cambiato la fisica per sempre. Le personalità nella ricerca a livello internazionale non mancano nel nostro paese. Già vi abbiamo parlato del premio Nobel tutto italiano di GIORGIO PARISI. Oggi vi presentiamo una delle ricercatrici più influenti e importanti del mondo, direttrice generale del CERN e famosa in tutto il mondo: Fabiola Gianotti.
Fabiola Gianotti, biografia
Fabiola Gianotti nasce nel 1960 a Roma. E’ figlia di un geologo e una letterata, a 7 anni la famiglia si trasferisce a Milano. I suoi studi non sono lineari, anzi. Potremmo dire che in lei la passione verso la fisica, che la porterà a essere una delle ricercatrici più importanti del mondo, nasce molto in ritardo. Le superiori sono divise tra il liceo classico dalle Orsoline e il diploma in conservatorio. Solo al momento di decidere il percorso universitario opta per la fisica, ma con motivi quasi più ‘filosofici’ che di vera passione nella ricerca. A spingerla sono le letture di Marie Curie ed Einstein, che la indirizzano anche verso lo studio dell’effetto fotoelettrico.
“(…) scoprire come sono fatte le cose. La conoscenza è connaturata allo spirito umano, come la bellezza di un’opera d’arte. Fa parte di noi porci delle domande, cercare le risposte e condividerle con gli altri”
Proprio durante gli studi all’Università Statale di Milano inizia seriamente la sua passione. Ne segue una carriera infermabile, che inizia con il dottorato di ricerca in fisica sub-nucleare e la vittoria di una borsa di studio biennale bandita dal CERN di Ginevra.
E’ proprio questa vittoria che la mette in contatto con l’importantissima istituzione svizzera. Viene assunta subito dopo la borsa, nel 1987, come ricercatrice del Dipartimento di fisica al CERN e viene poi eletta, nel 2014, Direttrice Generale dell’Organizzazione Europea per la ricerca nucleare (CERN).
E’ la prima donna a ricoprire questo incarico internazionale, e la sua ascesa è anche giustificata dal contributo dato nella scoperta del bosone di Higgs, forse la più importante scoperta da 50 anni.
Fabiola Gianotti: direttrice del CERN che ha cambiato la fisica per sempre
E’ in prima fila infatti nell’esperimento “Atlas”, come coordinatrice internazionale dal 2009 al 2013. Sarà proprio questa equipe e questo esperimento a fornire i dati cruciali per la scoperta.
“Il bosone di Higgs è una particella molto speciale che non appartiene alle due classi in cui si suddividono le altre particelle: quelle di materia, (…) che sono i costituenti fondamentali dell’atomo, e quelle di interazione, che trasmettono l’Interazione elettromagnetica, quella debole e quella forte. Il bosone di Higgs è diverso perché ha il compito di dare massa a tutte le altre particelle e, se così non fosse, il nostro universo non esisterebbe e ovviamente non esisteremmo neppure noi (…) in questo momento così entusiasmante per la fisica, essere a capo del CERN è un lavoro bellissimo”.
Segue anche gli esperimenti UA2 all’SPS (Super Proton Synchrotron) e ALEPH al LEP (Large Electron-Positron Collider), e nel 1990 comincia a lavorare sull’argon liquido.
La fama internazionale
Nel 2012 persino il Time le dedica la copertina come personalità dell’anno. La colloca quinta in classifica e da quel momento non manca mai nella classifica delle 100 donne più influenti per Forbes.
“Il meccanismo di Higgs entrò in azione dopo un centesimo di miliardesimo di secondo dalla esplosione del Big Bang e diede massa ad alcune particelle lasciandone altre senza massa. Dal Modello Standard, che è l’insieme delle nostre conoscenze che finora meglio descrivono la composizione della materia e le forze che fanno interagire le particelle, sapevamo che ci sono particelle come il fotone che non hanno massa ma sono pura energia e viaggiano alla velocità della luce e altre invece che hanno massa. La ragione era un mistero. Adesso abbiamo capito che questo fatto dipendeva dalle differenti interazioni che queste particelle avevano con il bosone.“
Vince nel 2013 il Premio Enrico Fermi dalla Società italiana di fisica e nel 2018 le viene conferita la medaglia Tate assegnata dall’American Institute of Physics per il suo ruolo di leader nella comunità internazionale della fisica.
L’asteroide 214819 porta il suo nome nell’universo.
LEGGI ANCHE