Diventa ‘Leader Hollaback!’ per l’Italia contro la violenza sulle donne. Si può combattere la violenza creando dialogo sociale? E’ questa la vera sfida che lancia Hollaback! al mondo, una comunità nata negli Stati Uniti ma proiettata a tutte le nazioni. La violenza di ogni genere deve essere vissuta come problematica della società e così affrontata, creando una comunità trasversale sempre più ampia e strutturata.
La violenza sulle donne, e non solo. Una situazione che necessita di azioni
Ebbene sì, non chiedetevi subito quale sia il modo di affrontare la violenza da soli. La cosa fondamentale per Hollaback! è vedere ogni discriminazione e scontro come tema di dialogo per diversi settori della società… solo che il settore “sano”, quello dialogante e che vuole farla finita con la violenza bisogne crearlo, strutturarlo e guidarlo.
Grazie a uno studio di Ipsos e Save The Children sappiamo che nel 2020 il 70% delle ragazze intervistate ha dichiarato di essere stata vittima di qualche forma di ‘attenzione sbagliata’ o proprio violenza in pubblico. All’interno di questo enorme numero, solo una percentuale bassissima sporge denuncia, a causa di vergogna o paura delle ritorsioni. Nello stesso anno i centri anti violenza hanno visto oltre 15 mila donne entrare in un percorso di recupero dalla violenza.
Già vi abbiamo parlato di DONNEXSTRADA, l’app che aiuta in caso di pericolo, ma le segnalazioni sono sempre di più. Le violenze maggiormente subite sono tanto fisiche che psicologiche, minacce, stupri, all’interno della cerchia degli “affetti” o da sconosciuti.
Hollaback!, storia e mission
Hollaback! pensa che questo triste elenco non sia mai un problema individuale. Sia sempre, invece, una tematica da affrontare come comunità.
Nasce tutto nel 2005 e nel maggio 2010 la co-fondatrice Emily May assume il ruolo di prima direttrice esecutiva a tempo pieno di Hollaback!, organizzazione senza scopo di lucro che aveva appena raccolto 15.000 dollari grazie al fundrising sulla piattaforma Kickstarter. Nasce inizialmente come applicazione per iPhone. Uno spazio digitale dove condividere la propria esperienza di vittima di violenze, di essere ascoltate e ascoltare. In linea nella App trovavi testimonianze, consigli, dirette dove alcune vittime parlavano della loro esperienza. Il cellulare si trasformava in una piccola finestar dobve condividere un dolore che pensavi personale.
Da quella prima struttura Hollaback! è molto cresciuta, anche grazie a finanziamenti dalla New York Women’s Foundation, dalla Ms. Foundation, da Voqal, dalla Knight Foundation, da Ashoka e dal governo di New York City.
Una comunità strutturata e molto ambiziosa
Oggi Hollaback! punta a diventare una vera comunità strutturata in tutto il mondo per mettere in contatto vittime, educatrici, emarginati, fondi, organizzazioni e idee. Una comunità con i propri programmi, fondi, responsabili sul territorio, azioni programmate e dibattiti.
“(…) porre fine a qualsiasi tipo di molestia e violenza e lo fa da una parte attraverso la cooperazione con enti ed organizzazioni per avviare programmi di divulgazione informativa e comunicazione all’interno e all’esterno, dall’altra attraverso l’impiego del digitale con webinar gratuiti e piattaforme online per permettere di raccontare le proprie esperienze. I sondaggi mostrano che il 99% dei partecipanti ai webinar interverrà o reagirà in caso di una futura molestia. Attraverso il progetto Heartmob, Hollaback! ha costruito una community virtuale di persone vittime di moleste online che oggi conta più di 15mila testimonianze e quasi 10mila azioni di supporto.“
Diventa ‘Leader Hollaback!’ per l’Italia contro la violenza sulle donne
L’articolazione della comunità punta veramente a ramificarsi fino alla singola vittima. Per questo motivo un modo per accedere a Holalback! in modo attivo è diventarne una rappresentante.
“Crediamo che tutti abbiamo un ruolo da svolgere nel distruggere le molestie e costruire una cultura in cui non è più visto come “solo il prezzo da pagare” per essere una donna, LGBTQ+, una persona di colore o qualsiasi altra identità emarginata. Insegniamo alle persone ad agire e ad attraversare le proprie identità per allearsi con gli altri e stabilire un fronte unito contro le molestie ogni volta che ne assistiamo.“
Hollaback! nel mondo ha formato oltre 550 giovani leader per diventare punti di riferimento della comunità. Chi ne fa richiesta e viene accettato riceve sei mesi di formazione gratuita e webinar mensili su pianificazione strategica, sensibilizzazione della comunità, tecnologia, intersezionalità, media tradizionali e social, volontariato e parlare in pubblico. Ogni responsabile diventa poi centro di una squadra di persone che deve raggruppare intorno a sé: con loro gestisce un sito e organizza azioni che vengono seguite e monitorate.
Hollaback! darà tutto l’appoggio possibile, sia come conoscenze di organizzazioni che possono essere affiancate, sia come copertura in comunicazione, sia come appartenenza.
“Crediamo che sebbene le nostre lotte e le nostre storie possano essere nostre, le nostre vite e la nostra libertà sono intrecciate. Le molestie toccano tutti noi, ma non possiamo semplicemente risolvere la nostra esperienza di molestie. Se vogliamo essere veramente liberi, dobbiamo lottare anche per la libertà e la dignità degli altri.“
Come richiedere per diventare Leader Hollaback!
Nei corsi gratuiti di formazione si affrontano inizialmente i seguenti temi:
- Intervento degli astanti;
- Come rispondere alle molestie;
- de-escalation del conflitto;
- Resilienza;
Per vedere se sei idonea alla formazione gratuita finanziata da sovvenzioni, invia un’e-mail a holla@ihollaback.org
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