Dalla terracotta allo smalto al dipinto. La ceramica di Deruta. Oggi siamo in Umbria e scopriamo il Laboratorio Materia Ceramica, diretto da Maria Antonietta Taticchi.
Nata a Perugia (scopri la storia del ‘Bacio Perugina), Maria rimane sempre legata alla sua terra e alle tradizioni che la arricchiscono. Ma è forse Deruta il suo vero punto gravitazionale: già sede del museo regionale della ceramica, qui trova il cuore pulsante di una professione che merita di essere tramandata, insegnata e venduta.
La ceramica di Deruta, tradizione umbra
La tradizione della ceramica in Umbria risale come ritrovamenti già al periodo etrusco. Diverse cotture, impasti, colori e forme arricchivano già la casa dei primi popoli stanziali della penisola. Oggi quei manufatti sono nei musei, nelle collezioni private, e accanto agli oggetti di uso comune la ceramica veniva utilizzata per opere d’arte di altissimo valore.
Deruta, Gualdo Tadino e Gubbio sono da sempre luoghi di raccolta dell’argilla, e qui si è sviluppata la lunga tradizione della maiolica, ovvero l’oggetto in terracotta ricoperto da un bagno di smalto stannifero. Questo smalto è la base bianca che si presta a superficie per le decorazioni pittoriche.
I maestri artigiani della ceramica di Deruta usano solo argilla proveniente dalle cave vicino al fiume Tevere. Dopo averla sottoposta a raffinazione viene modellata direttamente a mano e a tornio, un oggetto alla volta.
La ricchezza di questi manufatti sta proprio nella loro unicità e nel loro tempo di creazione. Ognuno porta con sé un linguaggio di tocchi fatti dai vasai, delle intuizioni, una terracotta particolare può essere spesso fatta risalire all’artigiano giusto, che si conosce personalmente.
Nell’oggetto Maria ritrova ciò che ha vissuto, il territorio e la tradizione.
Dalla terracotta allo smalto al dipinto. La ceramica di Deruta : Il processo di decorazione
E’ proprio a questo punto che può scegliere la terracotta giusta da decorare. Acquistata dall’artigiano, la leviga, spolvera, la immerge in un bagno di smalto bianco e la lascia asciugare in sospensione. Passato il giusto tempo, non resta che dare gli ultimi ritocchi alla superficie e il pezzo è pronto per essere decorato a pennello.
Lasciamo parlare direttamente Maria a questo punto:
“Quando dipingo amo mischiare i colori per ottenere molteplici sfumature. Riuscire a dipingere le infinite variazioni di verde di un bosco è per me una sfida, aggiungere un tocco di rosso fuoco dà vita alle mie ceramiche.
Per la decorazione utilizzo terre e polveri di ossidi metallici mescolati ad acqua, che creano il colore. Uso pennelli dal pelo lungo e morbido che scorrono perfettamente sulla superficie polverosa e assorbente dell’oggetto smaltato.“
Non crediate sia semplice: dipingere sopra smalto lascia molto poco spazio all’errore, e prima di lasciare le pennellate iniziali bisogna non solo aver ben presente già la decorazione, ma anche avere la mano pronta e ferma.
Un lungo apprendistato ed esercizio costante permette un decoro a mano libera in punta di pennello che abbia spontaneità e freschezza.
Dalla ceramica di Deruta al Laboratorio Materia Ceramica come riscoperta della vera “firma”
Nel laboratorio Materia Ceramica però si insegnano anche altre tecniche. Ne resterete incuriosite e vorrete sicuramente contattare Maria.
Il ‘lucignolo‘, per esempio, è una delle più antiche forme di lavorazione e impasto dell’argilla. Si lavora solo a mano svuotando la forma e modellandola con le mani fino alla forma voluta. Gioielli, portachiavi, papillon, accessori di ogni genere possono essere creati in questo modo tradizionale e diretto, figlio della storia dell’ umanità .
Il colaggio dell’argilla in stampi è un’altra tecnica, che dà vita ad oggetti oggetti diversissimi e tutti da scoprire.
“Noi di NonSoloWork crediamo sia ora di dare importanza ai prodotti della nostra reale cultura, prodotti senza la firma delle multinazionali ma “firmati” nell’anima.”