Quando mi è giunto questo post da Guido ho sorriso. Per chi mi legge la prima volta il blog, Guido Nosari, artista di fama internazionale, art-director del LAB The Right Tool e mio carissimo amico, si trova da quasi due mesi a Pechino per un residenziale al Museo d’arte moderna di ShangYuan .
Ci sentiamo via Whattup al mattino per brevi aggiornamenti ed anche in questi momenti ( sulla gestione delle linee telefoniche ci sarebbe da parlarne) lui non manca di solarità ed ironia, data dal suo altissimo senso dell’adattamento.
Guido è sicuramente un cittadino del mondo , a voi una buona lettura su queste particolarità del mondo cinese.
Oggi vi parlo di dieci cose che probabilmente non sapete sui cinesi.
E in effetti ritrovarsi catapultati in Cina (Pechino, come ormai sapete) significa affrontare una realtà molto diversa, soprattutto se si interagisce con la popolazione senza mediazioni. Nelle guide turistiche le cose che vi dirò non vengono neanche menzionate, perchè di solito il turista occidentale visita sempre gli stessi luoghi, ha agenzie che lo accompagnano e guide che lo scortano nei meandri delle grandi metropoli.
Tutt’altra cosa è vivere con i cinesi, e ora vi racconto dieci curiosità che neanche io immaginavo:
1 I PRATI VERDI
La Cina è in costruzione, ovunque! …e dico davvero ovunque: non c’è strada senza un cantiere aperto, ogni angolo di casa ha materiale da costruzione poggiato ai muri, e questo senza contare le grandi imprese edilizie e urbanistiche. Tuttavia i cinesi sono molto preoccupati che dai satelliti occidentali si possa vedere quanto i cantieri stanno distruggendo l’ambiente.
Quindi?
Quindi coprono tutti i cantieri, i residui, anche quelli domestici, con grandi e spesse reti verdi. Quando si va in macchina fuori dai centri abitati ci sono chilometri di scavi aperti ma coperti da reti verdi. I satelliti, dall’alto, riprodurranno un’immagine falsata di campi d’erba a perdita d’occhio.
2 ECCESSO DI CONTROLLORI
In Cina, per ogni cosa, è previsto un numero di controllori per noi inimmaginabile. Piccolo esempio: ogni entrata della metropolitana qui in Cina necessita di almeno 6 addetti. Ogni entrata, non ogni stazione o ufficio….ogni entrata dellla metropolitana. Vuole dire che ogni volta che in una stazione ci sono dei tornelli (come in Italia, ogni stazione può avere anche venti postazioni diverse di tornelli disseminate), lì si trovano almeno 6 addetti. Rispettivamente fanno: controllo visivo generale della persona, esame al metaldetector, controllo dei liquidi, assistenza al controllo persona, visione dello schermo scanner, supervisione del gruppo di lavoro. E questo della metropolitana è solo un esempio tra tantissimi. Per ogni lavoro in qualche modo collegato alla pubblica utilità, ci sono gruppi di controllori e controllati che noi definiremmo a malapena “eccessivi”.
3 CONTROLLO DELLE STRADE
Sempre in merito al controllo, le strade hanno quasi tutte il loro controllore. Non dovete immaginare una volante o una guardia come nei centri americani, ma semplicemente una sedia a bordo della strada che, quando è vuota, è legata con un nastro, mentre durante il giorno, quando il controllore c’è, il nastro lo indossa lui. Se vi state chiedendo cosa faccia tutto il giorno, la risposta è facile: nulla. Controlla chi passa. Nelle strade principali questo lavoro è fatto da un sistema di videocamere che monitorano tutti i passaggi più o meno ogni chilometro.
4 INGLESE
Non aspettatevi che parlino inglese. Nel Sud, in centri come Shangay, è più facile trovare cinesi che sappiano l’inglese, ma in Pechino nessuno lo parla. Questo è dovuto alla convinzione che la lingua cinese sia fondamentalmente la migliore da sapere, e che se qualcuno deve parlare, impari il cinese. Anche in centro, agli uffici informazioni o alle stazioni, non illudetevi che capiscano il vostro inglese. Oggi molti giovani, spinti allo studio all’estero, lo sanno naturalmente, ma è ancora una minoranza assoluta (anche perchè chi studia all’estero difficilmente torna a lavorare in Cina).
5 SPUTANO
Eh sì, sputano, e pure bene! Per strada è un continuo, ci si fa l’abitudine, tuttavia molta scena la fa la preparazione dello sputo, con rumori a dir poco cavernosi. Scusate questo excursus rivoltante, ma è così: raccolgono tutto e lo sputano per terra, magari dove stai per passare, tuttavia per loro non è affatto maleducato o irritante. E’ normale.
6 FOTO CON GLI OCCIDENTALI
Sei un occidentale e stai passeggiando per la Cina? Qualche cinese, senza dirti niente e senza chiedere alcunchè, ti si affiancherà, magari ti metterà un braccio intorno alle spalle, e farà un selfie con te. Capita molto spesso se si è da soli. Soprattutto a chi ha capelli biondi o occhi azzurri capita di continuo. L’occidentale è ancora una stranezza in qualche modo, un ricordo da far vedere, e non si fanno problemi a importelo.
7 MA STANNO LITIGANDO?
I primi giorni credevo che praticamente in Cina si litigasse di continuo. Invece no: sopratutto al nord urlare e dare forti accenti alle frasi e parole è normale. Da fuori, per chi non capisce, sembra veramente una minaccia dopo l’altra, invece magari stanno parlando di prendere un thè insieme.
8 LE DISTANZE
Quando un cinese vi dice che “sì, non è distante”, non paragonate la vostra idea di distanza alla loro. La Cina ha grandezze enormi, continentali per noi. Se un cinese dice che una meta non è distante, dieci ore di treno potrebbero essere quello che intende. Tra una città e l’altra ci sono spazi che per noi sono nazioni (davvero), tuttavia la loro idea di spostamento è rapportata a queste distanze, tanto nelle grandi città quanto nel territorio nazionale.
9 LA MURAGLIA CINESE
Non crediate sia una passeggiata tranquilla. In alcuni tratti necessita di appendersi con le mani, in altri la discesa sembra quasi verticale in alcuni punti. E’ sicuramente da vedere, ma portatevi molta acqua e preparatevi a una intensa attività di salite e discese ininterrotte.
10 NATURA
Un tasto scottante: per i cinesi la natura è da usare per qualche scopo, non si percepisce molto un rispetto in sè. Il concetto di natura è molto diverso qui: i laghi si possono spostare a piacimento per fare un parcheggio qui e mettere un villaggio con vista lago da un’altra parte, i fiumi lo stesso; i rifiuti sono un accessorio delle camminate, si preferisce sempre il parco artificiale al percorso nella natura libera; il livello di inquinamento preoccupa le persone per la salute (giustissimo) ma per nulla rispetto alla situazione ambientale (meno giusto, forse!).
Insomma, questi sono i primi dieci punti che mi vengono in mente, forse ne trovo altri, anzi di sicuro, e magari nel prossimo articolo.
Un saluto da Pechino.
Guido