Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil

Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil

Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil. A Parigi, a Le Beffroi di Montrouge, inaugura l’edizione annuale di Miniartextil. Ad organizzarla, in prima linea, Paola Re e Chiara Anzani.

Oggi ho voluto fare una chiacchierata con Paola Re, Presidente della Fondazione BTS Miniartextil, dalla sua fondazione nel gennaio 2018. Precedentemente è stata responsabile del coordinamento organizzativo di Arte&Arte, l’associazione culturale che organizza da sempre la mostra Miniartextil e in seno alla quale è nata la fondazione.

Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil

Per chiunque fosse a digiuno di arte tessile in Italia, Miniartextil negli anni si è imposta come una delle manifestazioni più importanti in assoluto nel panorama nazionale. Ogni anno chiama autori storici e contemporanei a confrontarsi con il materiale tessile, oltre a bandire un concorso per opere tessili di piccolo formato, al quale possono partecipare tutti gli artisti senza limitazioni (ad oggi ne contano oltre 1400).

Esposta a Parigi c’è anche la rielaborazione di una mia installazione artistica, Mundus Patet (sì, questa è una marchetta!) e quindi ho potuto vedere da dentro come questo importante appuntamento è stato creato e costruito.

8 domande con Paola Re

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Sta aprendo in questi giorni l’esposizione di Miniartextil a Le Beffroi, in Montrouge a Parigi. E’ un appuntamento ormai fisso che ha visto, purtroppo, uno stop l’anno scorso per via delle restrizioni. Parlaci di questa mostra, del tuo ruolo, di come è iniziata.

La prima volta che ho incontrato personalmente Jean Loup Metton, sindaco di Montrouge, è stato a Como nella primavera del 2002 quando da poco circolava l’euro nel vecchio continente.
Ricordo i primi scambi con lui, i convenevoli  davanti a un caffè a domandarci quanto costasse consumarlo al banco a Como e quanto a Parigi.
Metton ci aveva raggiunto in Italia su indicazione di Joseph Grau Garriga, artista catalano con il quale avevamo lavorato qualche anno addietro e aveva indicato la nostra piccola realtà come potenziale “base italiana” della Biennale della Giovane Creazione Europea: un progetto ambizioso, che il sindaco di Montrouge desiderava ampliare, coinvolgendo piccole cittadine europee invitate a selezionare artisti connazionali e ad esporre l’intera selezione di opere di tutti i Paesi coinvolti. Così attraverso l’arte contemporanea, a cadenza biennale, si ridisegnava una geografia europea inusuale.
Era davvero emozionante vent’anni fa, quando internet iniziava ad entrare nei nostri uffici, prima che nelle case, e le email accorciavano le distanze superando l’utilizzo dei fax, poter entrare in contatto con artisti internazionali.
Ci vollero due amministrazioni comunali diverse per arrivare a coinvolgere la città di Como nel progetto biennale, ma in quel momento nacque in Metton il desiderio di importare nel suo Comune a Montrouge, alle porte di Parigi accanto a Montparnasse, la mostra Miniartextil.
Una collaborazione che si rinnova da 18 anni e che nasce e perdura in prima analisi grazie alla volontà delle persone, aldilà degli interessi politici o economici.

Chi esporrete a Parigi?

Quest’anno a Le Beffroi ci sarà una selezione di opere esposte nella Pinacoteca di Como l’anno scorso, a celebrare i 30 anni di Miniartextil. Lavori storici di artisti come Joseph Grau Garriga, Barbara Shawcrof e Marisa Bronzini accanto ad opere di contemporanei quali Angela Glajcar e Joel Andrianomearisoa per citarne soltanto alcuni.

Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil

Miniartextil è diventato un appuntamento importantissimo nel panorama della fiber e textile art. Ogni edizione autori storici e nuovi si confrontano. Come selezionati gli artisti ogni anno? Cosa devono avere per essere considerati ed esposti?

E’ il progetto che desideriamo sviluppare di anno in anno insieme ai curatori, che definisce i requisiti necessari per la scelta dell’artista. Per noi è importante avere chiaro quello che vogliamo realizzare, comunicare e da ultimo allestire nelle sedi che il Comune di Como ci mette a disposizione: questi i punti cardinali che orientano la nostra bussola verso gli artisti da invitare.

La mostra di Miniartextil è sempre divisa tra opere scelte per un percorso ‘storico’ e una selezione di minitessili che hanno passato un concorso a giuria. Anche qui vorrei sapere come scegliete i minitessili e quanto ci mettete.

I minitessili vengono scelti da un commissione, sempre diversa negli anni, composta da critici, giornalisti, esperti di arte tessile. Il lavoro si esaurisce solitamente nell’arco di una giornata.

Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil

Molto spesso il pubblico pensa che organizzare una mostra sia semplicemente trovare un posto, chiamare gli artisti, attaccare qualche chiodo e fare una festicciola per inaugurare. E’ veramente così facile? Cosa c’è dietro che non si immagina nemmeno?

All’organizzazione di una mostra da parte di un piccolo ente culturale, soggiaciono grande determinazione e passione.
Soprattutto in anni complessi come questi che stiamo affrontando. Bisogna con pervicacia guardare all’orizzonte e costruire giorno dopo giorno il progetto ideato, affrontando i problemi e superando gli ostacoli. Questo è importante per definirsi professionisti.

Ultime domande, poi ti lascio tornare alla preparazione per Parigi. Ha ancora senso fare esposizioni d’arte contemporanea? L’oggetto materiale, che nell’arte tessile non può essere sostituito dall’oggetto digitale, è ancora capito dal pubblico?

Decisamente! E’ molto importante poter avvicinare il pubblico ad opere reali oggi che viviamo in un mondo immerso nel digitale. A mio parere l’arte tessile è l’espressione più tattile dell’arte contemporanea capace di svelare la forza e le intensità delle emozioni dell’artista.

Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil

Ora ti tocca dirci almeno 5 nomi di artisti irrinunciabili (tranne i presenti, ovviamente!)

Scegliendo solo artisti italiani, mi sento di nominare Giulia Cenci con la quale abbiamo collaborato l’anno scorso, mentre resta sempre acceso il desiderio di poter un giorno lavorare con Marinella Senatore, Jacopo Benassi, Loris Cecchini e Francesco Vezzoli.

Progetti futuri? Sia tuoi che della fondazione?

Con Chiara Anzani (insieme rappresentiamo la fondazione) stiamo lavorando alla nuova Miniartextil che si svolgerà in autunno a Villa Olmo a Como, e al tempo stesso stiamo sviluppando nuovi progetti.

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Costruire giorno dopo giorno: Paola Re ci racconta Miniartextil. La tappa di Parigi

La mostra Miniartextil a Parigi quest’anno apre le porte sabato 19 Febbraio a Le Beffroi, Montrouge. Sarà visitabile a ingresso libero fino al 13 Marzo, ogni giorno dalle 12 alle 19.

Opere di Grau-Garriga, Marisa Bronzini, Barbara Shawcroft, Angela Glajcar, Filippo Avalle, Mimmo Totaro, Gin Angri, Giulio Locatelli, Guido Nosari, Joel Andrianomearisoa, Wanda Casaril, oltre ai sempre attesi minitessili.
A due anni di distanza dall’ultima esposizione parigina, Miniartextil riprende il suo percorso europeo, in attesa dei prossimi appuntamenti autunnali in Francia.

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