“Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.”
Queste parole di Vincent Van Gogh racchiudono una profonda verità che risuona nel mio cuore e credo nel cuore di molti.
L’incertezza che permea la vita e l’ispirazione che scaturisce dall’osservazione del cielo stellato sono elementi che ci toccano in modo profondo. In questo articolo, esplorerò questi spunti di riflessione, mentre mi immergo nella mia storia personale, nei ricordi legati alle stelle e perché no…all’artista Van Gogh.
L’incertezza come parte integrante della vita.
Mi piace pensare alla vita come un viaggio incerto, colmo di scelte e ricco di sorprese e cambiamenti imprevedibili. È la non certezza che diventa la mia compagna di viaggio, che mi aiuta a scoprire nuove possibilità lungo il cammino. Senza dare nulla per scontato, perché molte volte ho dovuto vivere degli adattamenti che non sono stati graditi dalla mia personalità, ma sicuramente mi hanno fatto scoprire nuove possibilità.
Le stelle, testimoni del mio vivere
I miei primi ricordi delle stelle risalgono a quando avevo tre anni, nella casa dei nonni situata nella campagna di Varano de Melegari, vicino a Parma. Erano serate d’inizio estate, e la nonna mi teneva in braccio mostrandomi le stelle prima di andare a dormire. In quel momento, avvolta dalla loro luce, sentivo una profonda pace interiore.
Ancora oggi, conservo quella sensazione quando osservo le costellazioni prendere forma nel cielo. L’incanto di ammirare le stelle si rinnova, e mi permette di apprezzare il mistero e la magia che avvolge l’Universo.
La connessione tra le stelle e i sogni
Le stelle hanno da sempre affascinato l’umanità, spingendoci a cercare risposte nelle loro brillanti emanazioni, come antiche consigliere. Mi piace pensare che ogni stella rappresenti una possibilità, un sogno che possiamo coltivare. Sono simboli di speranza, e spero che ognuno di noi possa vedere i propri sogni trasformarsi in realtà.
L’arte, Van Gogh e la sua visione
Vincent Van Gogh fu un artista straordinario, che conobbi all’età di 12 anni quando i miei genitori, di ritorno da un viaggio ad Amsterdam, decisero di mettere in casa alcune delle sue riproduzioni. Fu mio padre a parlarmi di Van Gogh, mentre mi faceva notare le differenze di colore tra un dipinto e l’altro. Crescendo e frequentando il liceo, approfondii la conoscenza dell’artista. Nella vita, Van Gogh fu attraversato da un profondo senso di incertezza a più livelli, e le sue lettere al fratello Theo ne sono testimonianza. Le sue opere, caratterizzate da colori vibranti e pennellate energiche, trasmettono in pieno l’intensità emotiva che riflette la sua lotta interiore.
L’arte come consolazione
Come tanti artisti, Van Gogh ha trovato nell’arte un rifugio, una consolazione, una via per esprimere se stesso e per catturare la bellezza che vedeva nel mondo, nonostante le sfide che affrontava.
E non posso negare che quando dipingo, il colore invade la mia energia e mi fa incontrare quella parte di me profonda, inesplorata che a volte non conosco neanche io.
Riflessioni
“Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.” V. Van Gogh
Un invito a lasciarsi sorprendere dal senso di meraviglia che la natura ci regala ogni volta che ci fermiamo ad osservare. L’osservazione silenziosa che riflette la profondità può portare una certezza nell’incertezza stessa.
Auguro a tutti di godere appieno della propria visione del cielo stellato.
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