Bonus Idrico fino a 1000 euro: come chiederlo e scadenza. In queste settimane bisogna stare molto attenti alle nuove disposizioni che, man mano, stanno trapelando dalla Legge di Bilancio del 2021. Abbiamo già parlato di come richiedere l’ambitissimo Bonus Terme e della rinascita dell’ecobonus (seppur diminuito) per l’acquisto di auto elettriche. Oggi un nuovo bonus da tenere d’occhio e da conoscere per poter risparmiare sulle bollette.
Il decreto attuativo che pone in essere il bonus previsto nella Legge di Bilancio è attualmente in fase di definizione, ma è confermato. Lo scopo è di diminuire l’impatto ambientale e lo spreco idrico con il rinnovamento e la sostituzione dei vecchi rubinetti e impianti sanitari. Il risparmio, perciò, arriverà sia dal bonus previsto che da una successiva maggiore efficienza degli impianti idrici domestici e non (si prevede fino a un risparmio in bolletta del 50%).
Il Bonus era stato programmato originariamente dal Governo Conte, ma fermato dalla gestione Draghi. Era originariamente figlio di una situazione inusuale del consumo idrico nel Paese: durante la pandemia, infatti, il consumo idrico domestico era cresciuto fino all’80%.
Bonus Idrico: cosa prevede e a chi spetta
Andiamo subito a vedere i particolari previsti per il Bonus Idrico:
- Il soggetto richiedente deve essere maggiorenne, residente in Italia, proprietario di un immobile già esistente alla data della richiesta e interessato dal rinnovamento. In alternativa deve poter vantare diritti reali su tale immobile o diritti personali di godimento.
- Il Bonus prevede un contributo massimo di 1000 euro per spese sostenute tra il 1 Gennaio e il 31 Dicembre 2021.
- Verificata l’ammissibilità della richiesta, il richiedente riceverà la somma spettante direttamente sul proprio Iban.
- Si può usufruire delle agevolazioni una sola volta e per un solo immobile.
- Sarà applicato solo in caso di sanitari e rubinetteria che effettivamente migliorino l’efficienza idrica dell’immobile (servirà quindi una certificazione dello stato precedente e successivo all’intervento).
Nel particolare, il Bonus riconosce il contributo per:
- i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto
- la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
Nello specifico:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Bonus Idrico fino a 1000 euro: come chiederlo e scadenza
Il Ministero della Transazione Ecologica ha da poco informato che i richiedenti dovranno inoltrare una domanda attraverso l’autenticazione su una piattaforma web presente sul sito del Mite.
Sarà richiesto di inserire:
- Dati anagrafici del richiedente e beneficiario.
- Identificativo catastale dell’immobile interessato.
- Dichiarazione di non precedente richiesta del Bonus.
- Importo della spesa sostenuta.
- Copia della fattura o scontrino fiscale che ne certifichi le spese.
- Caratteristiche tecniche dei componenti installati (con specifiche su portata massima di acqua espressa in I/min e presenza di limitatori di flusso dell’acqua).
Il Bonus può attualmente contare su un fondo di 20 Milioni di euro, l’ordine di erogazione dipende dalla data di arrivo della richiesta, comunque non successiva al 31 Dicembre 2021. Verrà concesso fino a esaurimento dei fondi.
L’agevolazione non costituisce reddito imponibile del beneficiario.
Non resta che andare sul sito dedicato e controllare se sia già attivo.
Bonus Idrico + Bonus acqua potabile
Al Bonus Idrico, quest’anno, è possibile affiancare il già attivo Bonus acqua potabile.
Molto brevemente, tale secondo Bonus, cumulabile con il primo, prevede:
- Detrazione fiscale pari al 50% su spese sostenute per acquisto e installazione di depuratori sui rubinetti.
- Destinato a privati e attività commerciali.
- Per i privati è previsto un contributo massimo di 1000 euro, per i commerciali fino a 5000.
- E’ necessario presentare documentazione tracciabile dei pagamenti.
- La domanda va inoltrata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Il rimborso avverrà tramite credito d’imposta direttamente in denuncia dei redditi o tramite F24.