Barbenheimer: il ‘meme’ campione del 2023. Cosa nasconde?

Barbenheimer: il 'meme' campione del 2023. Cosa nasconde?

Barbenheimer: il ‘meme’ campione del 2023. Cosa nasconde? Nel mondo statunitense è stato il meme (LEGGI QUI PER IL PRIMO MEME DELLA STORIA) del 2023. Nasce tutto dall’uscita in contemporanea, stesso identico giorno, di due film che sono agli antipodi: Oppenheimer e Barbie.

Nel primo Nolan preannuncia una storia cupa, biografia maledetta del progettista della prima bomba atomica. Nel secondo c’è stata la notizia che per un mese le scorte di vernice rosa negli Stati Uniti sono state azzerrate dalle richieste della produzione, tra case, auto, vestiti e panorami tutti ‘rosa Barbie’.

Internet si è allora scatenato letteralmente nell’immaginare il giorno della doppia uscita, con immagini di vestiari bipolari, incroci delle trame, errori di logistica e personaggi invertiti.

Tutto ciò, da noi provincia dell’impero hollywoodiano, è stato poco sentito perchè, semplicemente, i giorni di uscita non corrispondevano. Noi non abbiamo vissuto “l’estate di Barbenheimer“.

Barbenheimer: il 'meme' campione del 2023. Cosa nasconde?

Barbenheimer: Oppenheimer e Barbie insieme. Come nasce

Inizialmente la coincidenza nasce, forse, contro il film di Nolan, reo di aver abbandonato la sua casa storica, la Warner, produttrice di entrambe le pellicole, per la Universal. Barbie sarebbe stato messo come contro-programmazione. Però, restando questa solo un’ipotesi, presto è diventata una vera partnership non ufficiale. Il nome Barbenheimer è stato ripreso su poster e magliette, fino a un vero e proprio merchandising su un film inesistente ma unico. Sui social si sono moltiplicate le discussioni sull’ordine in cui vederli nello stesso giorno, ritrovi di ambivalenti mascherati, cocktail e snack di accompagnamento…

La cosa buona di tutto ciò, e che siamo sicuri il mercato non dimenticherà facilmente, è che questo ‘memetismo’ social ha fatto bene a entrambi i film. Gli incassi, fatti e previsti, indicano che due pellicole che non avevano certo il calibro di giganti del botteghino (soprattutto Oppenheimer, ma anche sulla Barbie impegnata di Greta Gerwig si era molto scettici) hanno la possibilità di essere campioni di incassi dell’annata, insieme.

Barbenheimer, il lato oscuro del racconto

A molti, però, tutto ciò suona male. Alcuni analisti del mondo del cinema avvertono che non tutto ciò che luccica è oro. Prima di tutto il Barbenheimer copre i seri problemi che entrambi i film stanno avendo nella promozione. Gli scioperi del 2023 stanno letteralmente fermando la macchina hollywoodiana, già messa a dura prova dagli anni pandemici e dalla crescita di Netflix. Il solo far presentare gli attori sul redcarpet è un problema.

I temi trattati poi, da Oppenheimer e Barbie, cercano di rimestare nel passato presentando più una griglia pantone per imporsi che nuove interpretazioni e storie. Per finire, che l’andare al cinema diventi un evento social segna anche il passo al cinema come ‘evento’ e non più come appuntamento, e la cosa spaventa molto le sale e i produttori.

Barbenheimer: il 'meme' campione del 2023. Cosa nasconde?

Barbenheimer: il ‘meme’ campione del 2023. Cosa nasconde?

Barbenheimer mette in mostra un’evidenza: il ‘livello meme’ dell’informazione si sta sempre più scoprendo come un padrone distratto, al quale nulla interessa tranne il se stesso cangiante. Decidere i propri interessi attraverso l’evoluzione incontrollata delle immagini come veicoli di informazione toglie ogni potere all’informazione, al dato contenuto in un veicolo che diventa protagonista.

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