Australia: 7 tappe per l’arte da vedere. Quando pensiamo all’Australia ci vengono in mente le nature incontaminate e gli spazi infiniti. Tuttavia la vita culturale e i luoghi legati all’arte non mancano, anzi. Negli ultimi decenni proprio la loro rarità e la voglia di utilizzare le immense aree disponibili ha portato molti artisti a proporre opere monumentali e installazioni ambientali che non avrebbero mai potuto ottenere permessi in altre parti del mondo.
Visitare l’Australia può anche essere un modo per vedere arte che stupisce. Oggi vi portiamo a fare un giro nelle destinazioni più note e affascinanti.
Australia: 7 tappe per l’arte da vedere. Museum of Underwater Art
Il Museum of Underwater Art (MOUA) è particolarissimo e unico. Collocato all’interno di un gigantesco parco marino della Grande Barriera Corallina, espone installazioni e sculture sottomarine. La visita è subacquea, basta un primo certificato di immersione per poterla fare, e vi troverete a scandagliare fondali come esploratori che riscoprissero tra migliaia di anni un nostro museo sommerso!
Sydney Opera House
La Sydney Opera House è una tappa obbligata se si passa per Sydney. E’ diventata ormai un’immagine simbolo dell’Australia, un gioiello architettonico che offre oltre 40 spettacoli ogni settimana tra balletto, opera, concerti classici e teatro. Se siete interessati potete anche partecipare a uno dei tour di due ore nel backstage dove vedrete ildietro le quinte degli spettacoli in scena e scoprirete parti nascoste di questo monumento contemporaneo.
MCA & AM
Rimaniamo nella capitale per vedere il Museum of Contemporary Art (MCA) e l’Australian Museum. Nel primo troverete ciò che vi aspettate: un museo molto all’Occidentale con un cartellone di eventi basato sul contemporaneo. La formula non è particolare, però ricordatevi che vedrete le opere dei migliori artisti contemporanei. L’Australian Museum, invece, è concentrato sulla natura e sul rapproto con l’uomo. Qui troverete molto interesse per l’archeologia e la preistoria e focus particolari su culture nate e tuttora in stretto rapporto con la natura, come la cultura samoana o aborigena.
National Gallery
A Melbourne possiamo visitare la National Gallery of Victoria, la galleria d’arte più antica dell’Australia. Questo cenno al museo è obbligatorio: rappresenta l’istituzione e l’istituzionalità. Troverete la collezione permanente, mooooolto british, affiancata da esposizioni temporanee che mirano a svecchiare il palinsesto.
Field of Light
Field of Light si trova nei pressi di Uluru. Inizialmente doveva essere un’installazione artistica temporanea, che sarebbe durata pochi mesi. Il successo fu così clamoroso e i visitatori costanti solo con il passaparola che nessuno ebbe il coraggio di fermare questo esempio d’arte. Creata nel 1992 dall’artista britannico Bruce Munro, venne pensata ben 14 anni prima. Di passaggio per quei terrotori, l’artista buttò sul suo quaderno dei bozzetti veloci. Giunta l’affermazione in carriera, sentì che poteva riprendere in mano quell’idea e svilupparla. Il titolo vero dell’opera è Tili Wiru Tjuta Nyakutjaku, che significa in lingua locale “ammirare le numerose e bellissime luci”. Si compone di oltre 50.000 steli a energia solare che si illuminano al tramonto e rispondono per tutta la notte al cielo stellato.
Musei della cultura aborigena
Il South Australian Museum di Adelaide è il museo che vi aspettate finalmente di trovare in viaggio in Australia. Oltre 3000 opere della cultura aborigena aiutano a immergersi in una delle espressioni più antiche e ancora attive del pianeta. Stesso programma se si passa per Perth, con Art Gallery of Western Australia. Come invito personale, vi consiglio di informarsi un po’ prima di andare a fare queste visite: l’espressione artistica aborigena non segue i concetti dell’arte occidentale, non ne usa i simboli nè i principi. Onde evitare che tutto il nostro commento stia in vaghi “che carino questo!”, informiamoci un po’ prima.
Silos dipinti
Girando per i territori potreste spesso imbattervi nei silos dipinti. Non crediate sia l’improvvisazione di singoli artisti: il primo sarebbe stato a Northam nel 2015, poi divenne una pratica costante. Oggi possiamo vedere silos dipinti su quasi tutto il territorio australiano e c’è una specifica organizzazione culturale che li mappa, certifica, conserva e commissiona.