Anche Jeff Bezos investe nelle startup per l’immortalità: cosa c’è di vero? Negli ultimi mesi si rincorrono le notizie di exit e finanziamenti milionari per le startup che si occupano di immortalità. L’intera Silicon Valley sta seguendo la lunga ascesa di decine di società che promettono la ricombinazione genetica al fine di far diventare il ‘tempo’ un affare del passato. A mettere il marchio ufficiale di “interesse” è stato l’investimento milionario di Jeffrey Bezos, CEO di Amazon, nei laboratori Altos Labs, specializzati in riprogrammazione biologica.
L’industria dell’immortalità conta un giro di miliardi di dollari ad oggi. Ma cosa c’è di vero?
Cosa producono attualmente le startup nelle quali investire
Ad oggi non c’è nulla. Ovvero, c’è molta ricerca (e grandi titoli sulla stampa di settore e non). I laboratori che vengono ampiamente finanziati stanno ad oggi cercando vie, mai intraprese prima, per allungare considerevolmente la speranza di vita. Di progetti che puntano direttamente all’immortalità come step assoluto non sembra intravedersene, eppure la comunicazione continua a battere su questo punto.
“The philosophy of Altos Labs is to do curiosity-driven research. This is what I know how to do and love to do.” afferma Serrano, uno dei ricercatori agli Altos Labs. “In this case, through a private company, we have the freedom to be bold and explore. In this way it will rejuvenate me. The aim is to understand rejuvenation, I would say the idea of having revenue in the future is there, but it’s not the immediate goal.”
La riprogrammazione genetica, a livello teorico, lascia sperare che si possano effettivamente bloccare i processi di invecchiamento delle cellule, facendole somigliare a organismi che in natura già esistono.
A livello pratico, invece, sembra più un procedimento preso da un film di fantascienza, un’utopia (o distopia) degna delle congreghe californiane di moda passeggera.
Chi sono le startup che se ne stanno occupando
Come si è detto, Altos Labs è quella che più di tutte sta facendo crescere il trend e l’interesse, grazie all’ingresso tra i finanziatori di Jeff Bezos, ma non è l’unica. Il gruppo è abbastanza compatto e in comunicazione tra loro, è formato da una decina di startup che stanno raccogliendo capitali molto interessanti.
AgeX Therapeutics,Life Biosciences, Shift Bioscience sono altre tre realtà che stanno facendo parlare di sé: ad oggi non producono nulla, non hanno tempi di consegna o programmi, non hanno dimostrato passi e obiettivi raggiunti, ma stanno raccogliendo fondi miliardari.
Sergey Brin e Larry Page, fondatori di Google, hanno creato e finanziato Calico Labs, sistema di laboratori per studiare l’immortalità nei quali hanno già investito 1,5 miliardi di dollari.
Premi Nobel coperti d’oro
Gli investimenti miliardari sembrano anche sostenuti dall’autorità dei nomi chiamati a fare ricerca: negli Altos Labs si possono trovare Juan Carlos Izpisúa Belmonte, il biologo del Salk Institute di La Jolla, in California, che nel 2017 iniziò la ricerca sulla creazione di una chimera umana/suina, come anche Shinya Yamanaka, premio Nobel per la sua ricerca sull’inversione dell’invecchiamento nelle cellule (e nuovo presidente del comitato consultivo scientifico di Altos).
Anche Jeff Bezos investe nelle startup per l’immortalità: cosa c’è di vero?
Essere nella testa di Jeff Bezos credo sia difficile per chiunque non sia Jeff. Così come commentare alla leggera un trend miliardario come questo sarà sempre un atto superficiale.
Però dal fuori sembra abbastanza chiara la situazione: non ci sono risultati ma miliardi di dollari in ballo. La gente, i piccoli e medi investitori, potrebbe accorgersi di questa discrepanza, ma viene attirata, come falene verso la luce ardente, dall’inserimento dei grandi nomi tra i principali finanziatori.
“Se lui ci mette i suoi soldi, è sicuro!“
Chi investe vuole ritorni maggiori dei capitali investiti, e se la sua influente figura potrà fargli guadagnare di più, investirà anche sul nulla pur di dirottare i piccoli investitori. Queste startup sembrano proprio un trend da alimentare perché i grandi ne saltino fuori un minuto prima del collasso. L’immortalità? Un sogno che sicuramente ha sempre venduto molto.