Altre 3 opere sul colore giallo in arte. Continuiamo il piccolo elenco di opere pittoriche che, nella storia dell’arte, hanno usato in modo unico il colore giallo, un po’ rivoluzionandone il significato, un po’ sfruttando la potenza di questo colore.
LEGGI QUI I PRIMI 4 QUADRI GIALLI
3 opere sul colore giallo: ‘Cristo Giallo’ di Paul Gauguin
Ricominciamo da un’opera che in molti studiosi ritengono fondamentale. E’ Paul Gauguin nel 1889 a riprendere questo potente simbolo. Il Cristo giallo viene dipinto in Bretagna, mentre l’autore si immerge nei libri e nei lavori della corrente simbolista in ascesa. Insieme a Aurier, Morice, Mallarmé e Rendon, inizia a considerare il simbolo come unica possibilità espressiva del significato.
Il Cristo è così giallo che lo stesso autore lo descrive”imbrattato di giallo davanti a una campagna affogata nel giallo”. Rappresenta il dolore acuto e, nello sparire dello spirito, la ritrovata riunione con la natura.
Il giallo infatti, qui, è ripreso in uno dei suoi significati primitivi, di unione al grano, al ciclo della vita. Il giallo come motore per la produzione del cibo, del pane, che unisce inevitabilmente sacrificio e nuova vita.
Interessante, infine, sapere che nello stesso anno Paul Gauguin esegue anche un Cristo verde e pochi anni dopo si ritrarrà in posa davanti al nostro Cristo Giallo, riprendendolo come tappa fondamentale della sua ricerca.
3 opere sul colore giallo: ‘Golfo di Napoli’ di Ivan Konstantinovic Ajvazovskij
Questo è un quadro di sicuro affascinante, ma ci serve per parlare di un colore particolarissimo: il giallo Napoli.
La passione per questo colore nasce con i ‘tour d’Italie’, che nel ‘700 vedono pittori da tutto il mondo passare almeno un anno nella Penisola per copiare i classici, imparare le tecniche e scoprire il Mediterraneo. I più assidui frequentatori del Sud Italia iniziano a utilizzare sempre più spesso un colore particolrissimo, un giallo arrossato, che gioca con gli aranci mischiando temperature fredde e calde. Sembra il colore perfetto per descrivere Napoli.
L’amore è subitaneo e il giallo napoli diventerà uno dei colori preferiti anche dall’impressionismo. Le teorie che nei secoli si sbizzarriscono ne segnano l’origine a Napoli stessa, grazie alle particolarissime ceneri del Vesuvio… tutto inventato naturalmente. Un colore già definibile come Giallo di Napoli veniva usato da egizi e babilonesi per la ceramica, sotto il nome da esportazione di ‘giallo egiziano’.
In Italia è citato la prima volta in maniera tecnica col nome di “giallolino di Napoli” nel trattato di Andrea Pozzo ‘Istruzione per dipingere a fresco’ del 1693-98. Per una preparazione ufficiale bisogna invece aspettare il saggio di Fougeraux de Bonderoy del 1766.
Un colore che ha veramente rivoluzionato la pittura europea.
3 opere sul colore giallo: František Kupka, ‘Le gradazioni di giallo’
1907, un consapevolmente affascinante artista avvolto nel giallo.
E’ Kupka, nel suo autoritratto più famoso. Solo la sua pelle si staglia in una composizione che ha fatto storia. Anche se ci sembra più anziano, nel quadro ha 36 anni e tutta l’opera è un gioco di colore, una presentazione di gradazioni capaci di far scendere il sogegtto nel dibattito del concetto astratto di pittura.
Kupka sembra qui chiederci: attraverso il giallo possiamo sparire nella pittura? Possiamo davvero smettere di concentrarci sul volto umano?