Alex Viola ci introduce Alkaenergy

Alex Viola

L’incontro con Alex Viola è curioso coinvolgendoci in un mondo di cui noi  conosciamo poco.

Mi chiamo Alex Viola, ho 46 anni vissuti con grande passione per la vita che mi ha permesso di attraversare molti mondi ed esperienze. Sono un manager bancario con una grande predisposizione per lo sport. La passione per la chimica mi deriva da quando, da ragazzo, approfondivo e studiavo la composizione degli alimenti e le reazioni che gli stessi producevano all’ interno del corpo umano.

Alex Viola

Alex non ha esitato e, scegliendo di seguire le sue passioni, nei suoi viaggi ha portato uno spirito attento ad ogni esperienza, di vera e propria ricerca. Le varie esperienze maturate gli hanno permesso di sviluppare il protocollo di Alkaenergywww.alkaenergy.it

Naturalmente siamo incuriosite cerchiamo di andare un pochino più a fondo, cercando di scoprire l’uomo prima ancora che il progetto e gli chiediamo come è nato tutto quello che ha imparato.

Faccio arti marziali sin da quando sono bambino, prima quelle orientali poi negli ultimi 10 anni mi sono avvicinato ai sistemi da combattimento israeliani. Ho trascorso alcuni periodi lunghi in Kibbutz israeliani per migliorarmi dal punto di vista sportivo, tecnico-tattico, militare nel sistema da combattimento.. Alla fine di questi percorsi formativi ho realizzato che il miglioramento  non avviene per tecnica, la discriminante è il veicolo, è il corpo.

Quando sono tornato in Italia ho deciso  di mettere a frutto la mia  esperienza personale e ho cercato capire bene le connessioni elettrochimiche di reazioni, ho capito come  , metterle in sincronia e nel giusto ordine cronologico fino a creare un protocollo cui ho dato nome Alkaenergy.

Lo scopo finale è quello di far sì che le reazioni chimiche possano produrre energia elettrochimica all’interno dell’organismo, aumentandola Non c’è nulla di soggettivo è tutto oggettivo.

In particolare, potresti raccontarci cosa e come l’esperienza nei vari kibbutz ha sensibilizzato la tua conoscenza? 

In alcuni dei kibbutz, ci si doveva alzare al mattino molto presto, dovevamo essere resilienti, c’era molta disciplina militare. Per fare questo ci facevano bere del semplice succo di limone puro con bicarbonato. All’interno dello stomaco infatti questi due elementi creano reazione chimica e dove c’è reazione chimica c’è produzione di energia elettrica Poi, naturalmente, dopo circa mezz’ora facevamo una colazione vera e propria, con anche del muesli perché non siamo una pila.

Mi ha soprattutto aiutato a capire come riattivare gli emuntori ed a gestire, migliorandolo, l’indice glicemico delle persone in maniera rispettosa dello stile alimentare di ognuno. Il vero segreto è introdurre tanta energia appena svegli, con la colazione elettrochimica e gestire molto meglio il pranzo e le cena ma non introducendo nessun tipo di prescrizione. 

Un’esperienza come quella di Alex Viola ci fa comprendere che gli strumenti di ricerca possono essere ampi, e che viaggiare emozionalmente vuol dire immergersi a piene mani nella cultura che incontriamo. Ciò che interessa è la crescita che apporta nel personale modo di vivere.

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